Il Barcellona perde Gavi. La dinamica e la regola della Liga per sostituirlo
È l'immagine di Gavi, in piedi e con il legamento crociato anteriore saltato qualche minuto prima. È arrivato il comunicato ufficiale del Barcellona, ma dalla Spagna avevano già confermato la prima diagnosi. Fatali i 24 minuti della sfida contro la Georgia in Nazionale, disastroso quel movimento del ginocchio che toglierà Gavi dal campo per il resto della stagione, almeno così accade per questa tipologia di infortuni.
Gavi ha 19 anni. Vanta 27 presenze in Nazionale e 111 con il Barcellona. Non aveva mai subito infortuni gravi da quando ha esordito come professionista. Un colpo al ginocchio nella primavera del 2021, uno alla mascella a campionato non ancora iniziato e la positività al Covid che l'aveva costretto a saltare un paio di partite due stagioni fa. Insomma, sia per il modo di giocare, sia per la sua storia clinica (assenza di infortuni), il pensiero di poterlo perdere per così tanto tempo non aveva probabilmente sfiorato nessuno.
E in Spagna c'è chi punta il dito verso Luis de la Fuente, il selezionatore della Roja che sarebbe colpevole di non avergli concesso riposo. Contro la Georgia, la nazionale iberica è scesa in campo senza nulla in palio, con Gavi e Le Normand come unici titolari rimasti fuori dalle rotazioni. Il CT si è difeso rispondendo "Gavi è iperattivo. Vuole sempre giocare. I grandi giocatori non riposano mai" (MundoDeportivo).
E il problema probabilmente non va rintracciato nell'utilizzo di de la Fuente di uno dei suoi migliori giocatori; come si sarebbe comportato Xavi se avesse avuto tante gare ravvicinate? Piuttosto occorre ancora una volta sottolineare l'innecessario sforzo fisico a cui i calciatori migliori del pianeta sono esposti durante la stagione sportiva. Chi arriva in fondo a tutte le competizioni, Nazionale compresa, gioca circa 60 gare, senza considerare le amichevoli preseason. È ancora davvero sostenibile?
La dinamica
Una palla lunga e un fuorigioco sbandierato subito. Gavi corre e prova a girarsi mentre stoppa di petto, appoggia il peso sulla gamba destra e inizia il suo calvario. Il dolore è percepibile sul volto di uno dei calciatori più espressivi della nostra contemporaneità.
Secondo molti qualcosa sarebbe già accaduto un paio di minuti prima, quando un difensore georgiano atterra Gavi con un intervento da dietro sul ginocchio al limite dell'area di rigore. Ipotesi tenuta in sospeso anche dal Dr. Jordi Surós, direttore di SportCat ed esperto di lesioni al ginocchio, a cui MundoDeportivo ha chiesto un parere.
Cosa perde il Barça e il mercato
Quando è in campo Gavi sembra provare a restare in piedi, con uno sforzo chissà quanto doloroso, non vuole cadere. La disperazione arriva presto, l'incredulità che sia accaduto proprio a lui, che tutti hanno sempre percepito come indistruttibile. Una molla nel centrocampo di Xavi. Quello che avremmo visto bene in qualsiasi altro reparto o squadra. Un carattere così ingombrante che quasi ne nasconde la qualità tecnica. Non l'eleganza di Pedri, non l'autocontrollo di De Jong. Un temperamento che ha spesso rappresentato la scintilla del Barça.
I blaugrana dovranno fare a meno di uno che c'è sempre stato, in tutti i momenti attraversati nell'ultimo particolare biennio.
E il momento attuale è abbastanza negativo dal punto di vista delle prestazioni, ma non per quanto riguarda i calciatori a disposizione. Pedri e Lewandowski sono tornati a disposizione, de Jong sarà disponibile al termine della sosta. Il Barça recupera qualità, perdendo una certezza importante. Ed è il mercato a poco più di un mese di distanza che permette ai culés di sperare in una soluzione.
Attualmente Xavi può contare su Gundogan, de Jong, Pedri, Romeu e Fermin Lopez (Sergi Roberto si può adattare). Serve un sesto interprete che il Barça potrà cercare sul mercato. Laporta potrà muoversi liberamente non avendo occupato tutti i posti a disposizione nella rosa in estate. Dipenderà dal fair play finanziario, ma come riportano dalla Spagna, c'è una regola che sembra aiutare il Barcellona, con un precedente importante.
Ricordate quando nel 2020 Luis Suarez si infortunò e il Barça corse ai ripari acquistando Martin Braithwaite dal Leganés a febbraio, a mercato già chiuso? Bene, la regola è la stessa con qualche piccola modifica. La Liga permette alle squadre che subiscono l'infortunio di un giocatore per oltre 4 mesi, di sostituirlo con un altro che costi al massimo l'80% di quanto avrebbe guadagnato il calciatore infortunato dalla data di comunicazione al termine della stagione sportiva. Il nuovo calciatore, per evitare costi aggiuntivi, potrà accordarsi soltanto fino a giugno. Insomma, una regola disegnata per aiutare i club che devono affrontare situazioni gravi e improvvise.
Tuttavia, guardando al mercato dei centrocampisti svincolati, è davvero difficile trovare uno adatto al Barcellona. Per quale strada opterà Laporta?