Il Cagliari torna a respirare: Simeone al '93 condanna definitivamente la SPAL?
Di Marco Deiana
Dopo dodici partite il Cagliari torna alla vittoria, grazie ad un gol realizzato al 93' dal Cholito Simeone, rigenerato dalla cura Walter Zenga (due gol in due partite per l'ex centravanti della Fiorentina). 1-0 a Ferrara contro una SPAL anonima, per non dire invisibile. Questa vittoria porta un po' di serenità in casa rossoblù mentre rischia di compromettere il cammino della formazione spallina verso la salvezza.
Tre punti in classifica ma tanti punti interrogativi sul campo
Il Cagliari festeggia. Tre punti d'oro per respirare e allontanarsi dalla zona rossa. No, non parliamo di rilancio in zona europea per i sardi. Ad oggi la squadra rossoblù è una lontanissima parente di quella apprezzata nella primissima parte di stagione. Sicuramente rispetto alla prestazione contro il Verona di sabato scorso c'è stato un evidente passo in avanti. Vuoi per una condizione fisica migliore, vuoi per qualche allenamento di gruppo in più sulle spalle.
Zenga ha confermato il 3-5-2 di Verona pur cambiando diverse pedine. La squadra ha mostrato discreta capacità in fase di possesso palla ma spesso fine a se stesso. La svolta è arrivata nella ripresa quando il tecnico dei sardi ha disposto il Cagliari nel più classico (e conosciuto) 4-3-1-2. Manca ancora tanta fluidità nel gioco, la squadra si affida troppo ai lanci lunghi e alle giocate individuali. Non a caso il gol, in pieno recupero, è arrivato da una iniziativa personale di Rog e da una pronta risposta di Joao Pedro che ha approfittato della respinta corta del portiere per servire a Simeone il più facile dei palloni da spingere in rete.
Ma c'è ancora tanto da lavorare. Se non fosse stato per un miracolo di Olsen su un tap-in facile facile di Cerri, ora a Cagliari il clima sarebbe diverso. In ogni caso sono arrivati i tre punti, una delle poche note liete di questa partita per i sardi.
La cura Di Biagio non ha alcun effetto in casa SPAL
Il ritorno in campo della squadra spallina non è stato sicuramente esaltante. Gambe pesanti, poca lucidità e poche idee. Con 18 punti in 27 gare la stagione della SPAL sembra ormai compromessa. Sia chiaro, in passato abbiamo assistito a rimonte impossibili ma la formazione vista oggi non dà garanzie. Sicuramente se Cerri - come detto poco sopra - avesse insaccato il tap-in anziché trovarsi sulla propria strada il corpo di Olsen, probabilmente si parlerebbe di altre prospettive. Ma così non è...
Nota di merito per Ragatzu
Non è stato decisivo sul gol vittoria ma l'ingresso in campo di Daniele Ragatzu ha sicuramente dato quell'imprevedibilità e quella fantasia che fino a quel momento mancava al Cagliari. In una squadra che spesso si affida alla giocata del singolo, l'attaccante sardo si sposa a meraviglia. Ha fatto intravedere due-tre giocate importanti, sacrificandosi anche in difesa e dimostrando di avere una discreta condizione fisica. Un'arma in più per Walter Zenga.
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