Il calcio piange Sven-Goran Eriksson: la carriera dello svedese
Lutto nel mondo del calcio: si è spento oggi Sven-Goran Eriksson, ex tecnico svedese di Lazio e Manchester City. Erikson aveva 76 anni ed è morto a causa di tumore al pancreas. Giorni fa aveva lanciato un messaggio toccante, definito come una sorta di testamento: "Ho avuto una bella vita. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav'uomo, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita, e vivetela".
La carriera e le esperienze in Italia
Sven-Goran Eriksson ha cominciato ad allenare in Svezia nel 1976. La sua prima esperienza, come vice, è stata al Degerfors (con Tord Grip) all'età di 27 anni, poi l'avventura in prima squadre che lo ha portato successivamente ad approdare al Goteborg (club con il quale ha piazzato la doppietta campionato-coppa nazionale). Non solo: sempre con la formazione dell'Allsvenskan ha centrato il cosiddetto treble (campionato, coppa nazionale e Coppa Uefa).
In seguito l'esperienza in Portogallo con il Benfica: Eriksson ha condotto il club del Da Luz alla vittoria del campionato e della Coppa di Portogallo, arrivando anche in finale di Coppa Uefa. In Italia viene ricordato per aver vinto la Coppa Italia nel '94 con la Samp ma è con la Lazio che è passato alla storia: all'ultima giornata in un duello da cardiopalma con la Juventus nel 2000 vince lo Scudetto (complice soprattutto il gol di Calori nel diluvio di Perugia che ha condannato i bianconeri alla sconfitta). Mancini, Veron, Nedved e Simeone sono alcuni dei tanti campioni che Eriksson ha allenato in quella Lazio, poi il ritorno in Inghilterra nelle vesti di commissario tecnico dei tre leoni dal 2001 al 2006 (il primo non inglese a guidare la Nazionale).
Prima delle esperienze in Arabia e in Cina la parentesi con il City, poi Costa D'Avorio, Messico e Filippine come Nazionali della sua lunga e variopinta carriera. Si sottolinea anche la realizzazione di un sogno, a carriera ormai finita: amichevole ad Anfield nelle vesti di tecnico del Liverpool. Il mondo del calcio piange un grande uomo oltre che un grandissimo allenatore, protagonista di pagine importanti nei vari campionati in cui ha allenato e legato al nostro Paese anche dalle esperienze con Roma e Fiorentina.