Il cambio di rotta in casa Juventus: tanti addii e una nuova politica

Scanavino
Scanavino / ISABELLA BONOTTO/GettyImages
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La situazione in casa Juventus è a dir poco in divenire, su più fronti, e anche la posizione di Allegri non sembra del tutto salda o, perlomeno, appare in balia di diverse correnti all'interno del club e di chi ritiene il tecnico non adatto a un progetto incentrato sui giovani.

E proprio da qui, dal progetto giovani, parte La Gazzetta dello Sport per illustrare quello che sarà il nuovo faro della Juventus nel prossimo corso, anche a prescindere dalla qualificazione europea per la stagione 2023/24.

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Miretti e Fagioli contro il PSG / FRANCK FIFE/GettyImages

L'idea è quella di creare una rosa giovane, sostenibile e ricca di talenti italiani. Un proposito che si lega da un lato alla valorizzazione già in atto, con profili come Miretti e Fagioli come emblema, ma che d'altro canto fa riferimento anche al mercato e all'identikit della priorità a centrocampo.


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Nello specifico Davide Frattesi, seguendo i propositi appena illustrati, è salito in cima alla lista degli uomini mercato bianconeri. Al contempo tali diktat si tradurranno anche in addii per quegli elementi che non incontrano la nuova politica bianconera sul mercato: niente rinnovo per Cuadrado ed Alex Sandro, niente riscatto per Paredes e rischio concreto di perdere anche Di Maria (oltre a Rabiot).