Il caso estivo, le voci di mercato e la finale di Champions: lo sfogo di Lukaku

Lukaku si toglie qualche sassolino dalla scarpa: il belga racconta la sua verità su quest'estate direttamente dal ritiro della Nazionale.
Lukaku
Lukaku / VIRGINIE LEFOUR/GettyImages
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Romelu Lukaku ha parlato direttamente dal ritiro della Nazionale belga. Il centravanti ex Inter e Chelsea ha rilasciato delle dichiarazioni pungenti sulla vicenda di mercato che l'ha visto coinvolto quest'estate. I nerazzurri non hanno gradito il presunto "doppio gioco" del calciatore, che - secondo numerose indiscrezioni - avrebbe avuto allo stesso tempo contatti anche con la Juventus. Infine parole sul suo arrivo alla Roma, sul suo no all'Al-Hilal e sulla finale di Champions persa con l'Inter contro il Manchester City all'Ataturk di Istanbul.

Su quest'estate: "Sono state scritte tante c****** su di me. Molte persone hanno molto da dire su di me. La maggior parte dei presenti mi conosce. Sapete che non mi piace girare intorno ad un argomento. Parlerò a tempo debito, ma se dicessi davvero come è andata l'estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. La più grande sciocchezza che ho letto è che sarei dovuto andare in un club, ma non aveva alcun senso. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto. Ora mi sono concentrato su quello che so fare meglio: giocare a calcio. Io mi sono concentrato sulla Roma e sul Belgio. E come potete vedere sono in buona forma e voglio continuare così", riporta ForzaRoma.info

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku / Silvia Lore/GettyImages

La risposta: "Sono come LeBron James. Gioca da tanti anni e ha sempre dovuto sopportare molto. Ma ogni estate lavora come un animale e ogni volta mi smentisce. Rispondo anche in campo".

Sull'arrivo a Roma: "Alla Roma mi sono trovato subito bene fin dalla trattativa. Devo ringraziare anche Radja Nainggolan per il contatto con la società. Mi ha informato molto bene sulla Roma e sui tifosi. Naturalmente ho avuto anche molte conversazioni con José Mourinho prima di accettare".

Sul no all'Arabia Saudita e sulla finale di Champions League persa la scorsa stagione con l'Inter: "Sono stato onorato di questo interesse, ma dopo le conversazioni non ero del tutto convinto. Sono il club più grande del Medio Oriente e il campionato lì diventerà uno dei più grandi al mondo, ma non volevo ancora lasciare l'Europa. I primi giorni dopo la finale non mi sentivo bene, per la sconfitta e per le occasioni sprecate. Lo spiegherò dopo, ma in quel momento i miei pensieri non erano lì".