Il Chelsea sogna Bonmatì: sarebbe l'acquisto più oneroso del calcio femminile

Aitana Bonmati
Aitana Bonmati / THOMAS COEX/GettyImages
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Il calcio femminile potrebbe registrare il trasferimento più costoso della sua storia. Stando infatti a diverse testate come Relevo, il Chelsea sarebbe pronto a fare follie pur di ingaggiare Aitana Bonmatì, centrocampista spagnola che ad oggi è la giocatrice più forte in circolazione, nonché la detentrice del Pallone d'Oro. Pur di portarla a Londra e strapparla dalle grinfie del Barcellona, i Blues sono perfino disposti a pagare l'intera clausola rescissoria presente nel suo contratto: 3 milioni di euro.

Una cifra modesta, perfino ridicola, per le orecchie di chi è abituato ai numeri astronomici del calcio maschile, ma che per il movimento femminile rappresenterebbe l'ennesimo passo verso quella visibilità per cui lotta da anni. Un punto di partenza e non, come abbiamo visto con i trasferimenti dei vari Neymar, Declan Rice e Grealish, l'esacerbazione di una bolla che prima o poi è destinata a esplodere. La dignità del calcio femminile passa anche attraverso la sfera economica e già solo che si parli di un affare così "ricco" dovrebbe essere un motivo d'orgoglio per gli addetti ai lavori.

Orgoglioso lo sarà anche il Barcellona, che però ora teme di perdere la calciatrice simbolo della squadra capace di vincere le ultime due edizioni della Champions League e che costituisce l'ossatura della Spagna campione del mondo in carica. I blaugrana stanno facendo di tutto pur di convincerla a rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2025, ma in una recente intervista ai microfoni di El Pais Bonmatì ha ammesso di essere: "Una persona che in generale non chiude mai le porte a nulla", gettando nello sconforto i tifosi catalani.

Le parole della centrocampista classe '98 potrebbero anche rientrare in una strategia architettata ad hoc per spaventare il Barça e provare a strappare un ingaggio più oneroso. Quali siano le effettive intenzioni di Bonmatì solo il tempo potrà dircelo; quel che è certo è che con dichiarazioni del genere e trasferimenti sempre più costosi, è evidente che il calcio femminile stia provando a ripercorrere lo stesso solco tracciato dagli uomini, a costo di adottarne anche le logiche più discutibili.