Il Comune di Milano prova a salvare San Siro: il nuovo progetto di ristrutturazione

Piano da 300 milioni di euro per la ristrutturazione del Giuseppe Meazza senza spostamento dei club in altri impianti duranti i lavori. All-in di Giuseppe Sala e del Comune di Milano.
Stadio Giuseppe Meazza
Stadio Giuseppe Meazza / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Il Comune di Milano si gioca il tutto per tutto e va all-in. In ballo c'è il futuro dello stadio Giuseppe Meazza e la permanenza in città di Inter e Milan che, dopo anni dietro al progetto da oltre un miliardo di euro, di riqualificazione dell'area San Siro con la costruzione di un nuovo impianto, hanno deciso di avviare i Piani B per la costruzione di un nuovo stadio - di proprietà - fuori città, rispettivamente a Rozzano e San Donato Milanese. Così, improvvisamente, il Comune di Milano ha deciso di giocarsi l'ultima carta a sua disposizione: un piano da 300 milioni di euro per la ristrutturazione del Meazza, con la costruzione di un quarto anello, l'aumento di circa cinquemila posti (arrivando ad un totale di 75mila posti a sedere) e ben 10mila postazioni premium (quelli che le società possono vendere a peso d'oro).

La Repubblica sottolinea che i lavori di ristrutturazione dell'impianto non costringerebbero Inter e Milan all'esilio forzato. Inoltre nel progetto è previsto l'intero restyling del quartiere San Siro. Il progetto verrà presentato il 31 gennaio. A spingere verso questa direzione è il Sindaco della città, Giuseppe Sala, che non vuole perdere i due club. Queste le sue parole sul nuovo progetto che verrà presentato a fine mese.

"Cercare di tutelare San Siro e la sua storicità: questo è il nostro primo obiettivo. Non pretendiamo che questo sia qualcosa di condivisibile immediatamente ma lo spirito di quella commissione e del lavoro che seguirà sarà quello di convincere le squadre a rivalutare questa ipotesi. Se c'è una soluzione che permette di continuare a giocare magari perdendo pochissimo di capienza, va esaminata con grande interesse. Le squadre si sono sempre opposte all'idea di ristrutturare San Siro perché sosteneva, e non so se lo sostengono ancora, che c'era il rischio di andare lontano a giocare per due o tre anni. È chiaro che questo sarebbe stato un limite importante perché avrebbero perso molto in termini di biglietti e i tifosi non sarebbero stati così felici. Continuo a pensare che è molto meglio per le squadre rimanere in città. I club stanno veramente sottovalutando le problematiche che ci sono in termini di mobilità e di impatto. Però se noi non offriamo una alternativa... e quello è il lavoro che si farà con la commissione. Si è perso troppo tempo, se si potesse ripartire da quello io sarei molto felice".