Il curioso rapporto di McTominay con il gol e il legame con Maradona
Uno scozzese nel tempio di Maradona. Sulla carta un legame che non avrebbe molto da raccontare se non fosse per il mito del Diez e per la rivalità storica tra Scozia e Inghilterra, l'anello che collega uno dei calciatori più forte di tutti i tempi a una piccola ma secolare Nazionale. Oggi, a giocare nel Napoli è probabilmente il calciatore scozzese più forte in attività, insieme al collega di reparto Billy Gilmour, che negli stessi giorni estivi ha compiuto la stessa scelta sbarcando in Campania.
"Lui è il calciatore più iconico ad aver giocato in questo stadio, è un'icona di questo sport. Sono grato di essere parte di questa storia e giocare in questo stadio stupendo. Ho la pelle d'oca - afferma mentre ammira la statua di Maradona - c'è della magia nel suo piede sinstro. È stato il più grande di sempre".
McTominay su Maradona al Canale YouTube SSC Napoli
"Andrò in un Paese dove mi adorano. Mi amano perché ho segnato un famoso gol all'Inghilterra e tra inglesi e scozzesi non corre molto buon sangue. Giocheremo contro la Scozia e lavoreremo bene per quell'appuntamento". Le parole di Diego Armando Maradona all'esordio contro la Scozia come CT dell'Argentina nel Novembre del 2008.
La Tartan Army gli ha dedicato un coro e gode delle sventure riguardanti la Nazionale inglese, motivo per il quale molti tifosi affermano, tra il serio e il faceto, che il giocatore più forte della storia scozzese sia stato proprio il 10 argentino. Una tradizione con cui un calciatore come McTominay, nato nel 1996, è inevitabilmente cresciuto.
A Napoli deve ancora esordire, essendo arrivato praticamente nell'ultimo giorno di mercato disponibile e nella scelta che lo ha trascinato lontano dal Manchester United per la prima volta dopo 20 anni, in una visione leggermente romantica, vogliamo pensare che a incidere sia stato anche il passato di Maradona. Ora, però spostiamoci davvero sul terreno di gioco.
Il legame con il gol di Scott McTominay
Del legame tra Scozia e Maradona abbiamo ampiamente parlato, ma come si adatterà Scott McTominay nel Napoli di Antonio Conte? E quanti gol ha nel suo bagaglio tecnico?
Il centrocampista scozzese compirà 28 anni il prossimo 8 dicembre 2024, vanta oltre 300 presenze da professionista e ha esattamente 40 gol a referto. Ne ha segnati in totale 29 con la maglia dei red devils in tutte le competizioni e 11 con quella della sua Nazionale. Tuttavia, il tema gol è molto attuale e tutto il merito va a colui che soltanto qualche anno fa era immaginato come futura colonna portante della squadra più titolata d'Inghilterra.
Il fatto che il presente gli abbia riservato cose diverse non è una colpa da ascrivere al centrocampista scozzese; uscire dal Manchester United con uno status migliore di quello con il quale si è entrati si è rivelato un compito impossibile anche per campioni molto più affermati. McTominay è un centrocampista fisico (1.91m), che calcia bene con entrambi i piedi, forte nei duelli aerei e molto bravo negli inserimenti. Il gol, per un tecnico che lo utilizza in una posizione più avanzata, è quasi una conseguenza naturale.
Arrivare dentro l'area, principalmente senza palla, lo trasforma in un pericolo costante per le difese, che faticano a marcare la potenza delle sue incursioni. Nella precedente stagione con il Manchester United ha segnato 7 gol e fornito 3 assist in 2500 minuti; da marzo del 2023 ne ha segnati 10 in 17 partite con la Scozia. Non un caso, ma un ruolo da mezz'ala-trequartista che in Nazionale ne aumenta significativamente la pericolosità.
Le opzioni con Antonio Conte
Nel Napoli troverà sicuramente più spazio rispetto a quello riservatogli nel Manchester United, ma c'è ancora qualche dubbio su come Antonio Conte deciderà di utilizzarlo nella stagione corrente. Può agire sia come mediano nei due della linea dei centrocampisti tenuta finora in piedi da Anguissa e Lobotka e può figurare come principale opzione, insieme ai sopracitati e a Gilmour, per agire da mezz'ala offensiva di un centrocampo a tre.
L'ipotesi più remota, ma che probabilmente propizierebbe il maggior numero di gol, è quella di vederlo tra le due mezze punte alle spalle di Romelu Lukaku, in quella schiera di trequartisti che oggi vede come protagonisti i vari Kvaratskhelia, Politano, Neres e Raspadori. Una soluzione più conservativa che potrebbe anche far comodo ad Antonio Conte nel corso della stagione.