Il destino dell'Inter senza Champions League: il possibile scenario
La situazione dell'Inter vive in un paradossale equilibrio tra euforia per la conquista della semifinale di Champions League, dopo una lunga assenza da scenari così prestigiosi, e la delusione per un campionato che vede i nerazzurri a caccia di un quarto posto che attualmente dista ben 5 punti.
Diventa logico che tale disegno rischi di somigliare al classico "o tutto o niente", col sogno di una finale di Champions a Istanbul e, come contraltare, l'incubo di una mancata partecipazione alla principale competizione europea nella prossima stagione (con tutte le conseguenze del caso sul fronte del bilancio).
Con o senza Champions: cosa c'è in ballo?
L'approdo in semifinale nell'edizione 2022/23, di per sé, dà una grande mano ai nerazzurri e non rende più vitale cedere un big prima del 30 giugno ma, spiega La Gazzetta dello Sport, in ballo c'è ancora tanto e - di fatto - i progetti futuri dell'Inter dipendono dall'arrivo tra le prime quattro (o da un clamoroso successo in Champions che renderebbe automatica la qualificazione). I 60 milioni di euro garantiti dalla qualificazione darebbero modo ai nerazzurri, spiega il quotidiano, di poter costruire una squadra da Scudetto, senza ridimensionarsi.
Si tratta, insomma, di mantenersi competitivi a lungo termine: solo la Champions può garantirlo, senza rendere assillante il bisogno di sacrificare un big. In caso contrario, senza cioè arrivare in Champions, diventerebbe necessario ridimensionare il monte ingaggi (il secondo in Serie A) e sarebbero a quel punto indubbio anche rinnovi come quelli di de Vrij o di Dzeko.
Sullo sfondo c'è poi la posizione di Simone Inzaghi: senza arrivare tra le prime quattro nemmeno la finale di Istanbul (senza successo) renderebbe del tutto salda la panchina del tecnico che, più di tutti, sta pagando lo scotto di questa situazione paradossale, da tutto o niente.