Il doppio ostacolo per la Juventus nella corsa a Nico Gonzalez

  • Commisso non dà il via libera per l'addio dell'argentino
  • L'Atalanta non molla e prova a insidiare la Juve
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FBL-EUR-C4-OLYMPIAKOS-FIORENTINA / ANGELOS TZORTZINIS/GettyImages
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L'arrivo di Gudmundsson alla Fiorentina, ufficiale da ieri, è evidentemente un primo tassello fondamentale per indirizzare Nico Gonzalez altrove e per dargli modo - come auspicato dallo stesso argentino - di misurarsi con la Champions League nella prossima stagione. Un primo tassello per un approdo alla Juventus, verosimilmente, ma mancano ancora altri aspetti da sistemare e altre questioni da risolvere prima di poter parlare di un affare già ben indirizzato.

Nico-Juve: serve ancora tempo

L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma proprio sulla situazione dell'esterno offensivo argentino, fuori dai convocati per il debutto dei viola di Palladino a Parma, in programma oggi. L'assegnazione della maglia numero 10 dei viola, ufficializzata ieri, non è dunque un aspetto sufficiente per far pensare a un futuro ancora al Viola Park. Il quotidiano torinese s'interroga dunque sulle tappe necessarie per avvicinare Nico alla Juventus: il calciatore sembra preferire l'ipotesi bianconera a quella che porterebbe a Bergamo, anche al di là di una Champions che diventerebbe realtà anche con la maglia dell'Atalanta.

Rocco Commisso, patron gigliato, sembra l'ostacolo principale per la Juve e non vorrebbe cedere anche l'argentino ai bianconeri, dopo averlo già fatto con Chiesa e Vlahovic nel recente passato. Un'offerta compresa tra i 30 e i 35 milioni di euro però, spiega il quotidiano, potrebbe rompere le resistenze del presidente. Anche Sky Sport fa il punto della situazione: Commisso non ha ancora dato il via libera, al contempo la Juve deve fare i conti con una Dea intenzionata a lottare ancora per assicurarsi il calciatore. Non si tratta di un affare che si deciderà in fretta, il braccio di ferro con Commisso e la presenza dell'Atalanta non spianano la strada alla Juve: non siamo ancora al controsorpasso della Dea ma l'azione di disturbo rimane concreta e insidiosa.

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