Il fattore Kim e l'ennesima intuizione di Giuntoli sul mercato

Minjae Kim
Minjae Kim / BSR Agency/GettyImages
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La prestazione del Napoli di ieri sera in Champions League contro l'Eintracht Francoforte ha lasciato tutti gli appassionati di calcio di stucco. Fùtbol, y nada mas. Gli azzurri hanno annichilito il club tedesco con un mix di tecnica, organizzazione, tattica e pragmatismo culminato con un calcio altamente spettacolare.

Da sottolineare la palla di Lobotka per Lozano, lo scatto del messicano e l'assist per il primo gol griffato Osimhen. Poi l'apertura di Anguissa, il tacco di Kvara per il piattone di Di Lorenzo in occasione dello 0-2. Tra tutte le note ovviamente positive c'è anche quella di Kim Min-Jae. Il centrale coreano, nonostante l'ammonizione rimediata nel corso dell'incontro, è stato autore di una prestazione strabiliante.

Numeri alla mano, l'ex difensore del Fenerbahce ha fatto registrare quattro tackle, dodici duelli vinti e la bellezza di 125 passaggi effettuati con successo. Un nuovo leader, un nuovo pilastro del pacchetto arretrato, con Spalletti che - ormai da tempo - non può più farne a meno. Arrivato nello scetticismo più totale, Kim si è preso il Maradona ma soprattutto si è caricato sulle spalle il Napoli raccogliendo un'eredità pesantissima come quella di Kalidou Koulibaly.

Il merito? E' soprattutto del ds Cristiano Giuntoli. Il lavoro del dirigente azzurro sottolinea ancora una volta la perspicacia e la lungimiranza di un club che, senza ovviamente spese folli, è riuscito a colmare delle "lacune" che - all'inizio - sembravano difficili da poter riempire. E considerato anche il rapporto qualità-prezzo allora si evince che le scelte di questo Napoli sul mercato sono state semplicemente oculate e perfette.

Tornando al discorso legato a Kim, il difensore ha ricevuto anche i complimenti di Spalletti nel corso della conferenza stampa post-match contro l'Eintracht: "Per lui è facile, è un calciatore tecnico. Trova strano dovere impostare sempre, fare girare la palla, non era abituato a farlo precedentemente. È una cosa semplice per lui, ha piede, ha corsa, quando decide di partire non è una valutazione, lui se la gioca. Il coro Kim-Kim-Kim nasce per questo, lui fa per 3".

Appunto, lui fa per tre. "Kim-Kim-Kim", un coro che adesso gli addice più che mai, con i tifosi del Napoli letteralmente ai piedi di un giocatore che - da perfetto sconosciuto - si è preso in carico una difesa che prima piangeva la partenza di Koulibaly. Un valore aggiunto, o meglio, "triplicato" viste anche le parole di Spalletti, proprio come la capacità gestionale e intuitiva di Giuntoli (che quando si tratta di giovani prospetti ha sempre una marcia in più).

Non è un caso che il dirigente sia finito anche in orbita Juventus per via della sue qualità e della capacità di pescare colpi dal gran rapporto qualità-prezzo. Kim è ormai un beniamino dei tifosi, con l'exploit che ha sorpreso tutti. Proprio come Giuntoli che - con una magnifica intuizione - ha letteramente trovato il "fattore K" di questo Napoli.