Il giallo (apparente) sul riscatto di De Ketelaere da parte dell'Atalanta
Le sessioni di mercato, riferendoci a quella estiva come a quella invernale, ci hanno ormai abituati a formule creative o a strade più o meno inattese dovute a questioni di bilancio o ad accordi che fanno reciprocamente comodo alle società in ballo. Una situazione che spesso ci porta a interrogarci sull'avvenuto riscatto o meno di un calciatore, soprattutto quando questo è condizionato dal raggiungimento di determinati obiettivi sportivi (presenze in campo, percentuale di minuti giocati o altri vincoli particolari).
Accade però che, anche in situazioni apparentemente definite e di semplice lettura, emergano aspetti meno chiari: il Milan ha comunicato a metà giugno l'avvenuto riscatto di Charles De Ketelaere da parte dell'Atalanta, rendendo il belga un calciatore della Dea a tutti gli effetti, ma la Lega Serie A continua a definire a titolo temporaneo il trasferimento in questione. Il Corriere della Sera si sofferma su tale apparente giallo, facendo chiarezza e spiegando come sia una semplice formalità: l'obbligo di riscatto sarà esercitato solo a partire da febbraio - cioè dopo la prossima sessione invernale - e non appena la Dea conquisterà un punto in campionato, da febbraio in poi appunto.
Una questione di mera forma, dunque, che non cambia la sostanza delle cose e che vedrà il Milan incassare i 22 milioni di euro pattuiti. Si sottolinea peraltro, spiega calciomercato.com, come tale soluzione permetta al Milan di ammortizzare il cartellino di De Ketelaere per qualche mese in più, realizzando una plusvalenza maggiore.