Il giorno dell'Inter a Oaktree: tempo fino alle 17 e poi può partire la procedura
Giornata cruciale per l'Inter e per il suo assetto societario: alle 17 è fissata la deadline oltre la quale Oaktree potrà diventare in sostanza proprietario del club nerazzurro, considerata la mancata liquidazione da parte di Zhang e la conseguente impossibilità di mantenere il controllo sulla società. Dalle 17 scatterà in modo ufficiale la procedura di escussione del pegno: da quel momento in poi potrebbe in sostanza arrivare il comunicato ufficiale da parte del fondo statunitense in cui si descriverà lo stato delle cose, uno scenario definito "ormai inevitabile" anche da La Gazzetta dello Sport di oggi.
L'assenza di Zhang alla festa Scudetto, al Castello Sforzesco, era già in sé un segnale rilevante e ogni colpo di scena appare (ed è apparso anche nei giorni scorsi) come fuori dall'ordine delle cose: Oaktree, del resto, ha fatto capire anche di recente di non avere intenzione di estendere il prestito e di dare un nuovo margine a Suning. Anche la dirigenza nerazzurra è ormai pronta al cambio di proprietà e la suddetta procedura di escussione dovrebbe richiedere appena qualche giorno, con successive dimissioni dell'attuale CdA e la necessità di formarne uno nuovo. Potrebbero servire 20 giorni circa, un mese al massimo.
Non ci sono indizi sul fatto che Zhang possa tenere una quota di minoranza del club, pronto dunque a passare interamente a Oaktree. Zhang ha provato fino all'ultimo a cambiare le carte in tavola, spiega il quotidiano, e l'accordo con Pimco del resto era apparso ad un passo prima che la situazione cambiasse radicalmente. A questo punto per immaginare una cessione del club è difficile pensare a tempi stretti: servirà individuare un compratore che arrivi a investire 1,2 miliardi di euro per rilevare il club nerazzurro (cifra auspicata a più riprese anche da Zhang). Una garanzia importante per l'Inter e per i suoi tifosi riguarda tutto l'interesse di Oaktree per la valorizzazione del club e per il mantenimento degli introiti (con necessario riflesso sul livello tecnico della squadra).
Anche il Corriere di Sport fa il punto sul giorno cruciale per il passaggio a Okatree: a finire sotto il controllo del fondo non sarà solo il 68,55% delle azioni in possesso di Suning ma anche quel 31,05% formalmente in mano al fondo Lion Rock, arrivando dunque a un totale di 99,6%. Il ruolo di Carlo Marchetti infine, tutt'ora membro del CdA, potrebbe divenire più centrale all'interno del Consiglio.