Il girone Champions dell'Inter: alla scoperta di Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen
C'era attesa per il consueto sorteggio dei gironi di Champions League. L'Inter in terza fascia rischiava un sorteggio complicato e il rischio questa volta è diventato realtà. Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen per i nerazzurri, che avranno 6 gare impegnative per provare ad accedere agli Ottavi di finale.
L'obiettivo è quello di raggiungere gli Ottavi eguagliando almeno il risultato della precedente stagione; in un girone così appare però proibitivo, ma l'Inter ha la qualità e l'esperienza giusta per provare a insidiare una delle due. La leggenda del club Javier Zanetti ha commentato il sorteggio.
"Girone difficile, complicato, con due squadre come Bayern e Barcellona che questa competizione la sanno giocare molto bene [...] Ma siamo l'Inter, l'anno scorso col Liverpool abbiamo dimostrato di essere all'altezza. Dovremo essere al top della forma quando le affronteremo, la Champions è una competizione fatta di dettagli, con le più grandi squadre d'Europa. Ce la giocheremo."
- Javier Zanetti
Bayern Monaco
L'addio di Lewandowski ha scosso il mondo Bayern che però, prima che il polacco andasse ufficialmente via, aveva già messo a segno il colpo Mané. Lewa è l'unica perdita perché il Bayern ha scelto di cedere diversi esuberi e rimpiazzarli con giocatori di qualità per un totale di 100 milioni di spesa. Sono arrivati De Ligt dalla Juventus, Gavenberch e Mazraoui dall'Ajax, e anche il minorenne Mathys Tel dal Rennes. La stagione è iniziata con lo spettacolo della Supercoppa di Germania, tre convincenti vittorie in Bundes e una pioggia di gol (20 nelle prime 4 gare).
Formazione tipo
Bayern Monaco Probabile XI, 4-4-2: Neuer; Pavard, De Ligt/Upamecano, Hernandez, Davies; Musiala/Sane, Goretzka, Kimmich, Muller/Coman; Gnabry, Mané. All. Nagelsmann
I doppi ex e i testa a testa
Non ci sono doppi ex tra Inter e Bayern Monaco, ma solo alcuni giocatori interisti e bavaresi che hanno militato rispettivamente in Bundes e in Serie A, come Dzeko, Calhanoglu, Mikhitaryan, De Ligt e Coman.
I testa a testa tra le due invece non mancano. 5 in totale in Champions League in un confronto che sorride di più agli italiani. Indimenticabile per i tifosi nerazzurri il 2-0 della Finale di Madrid 2010 che ha regalato il triplete a José Mourinho e la seconda Champions all'Inter. L'ultima sfida tra le due squadre è datata 2011.
La tradizione in Champions e la stella
Il Bayern è uno dei club più gloriosi della storia della Champions League con 6 trionfi in totale. 3 consecutivi tra il il 1974 e il 1976 e tre nel XXI secolo (2001, 2013 e 2020). Attualmente e, nonostante l'addio di Lewa, rientra tra i Top Club europei a pieno titolo. Eccetto la stagione 2018-19, sono 10 anni consecutivi che figura tra le prime 8 d'Europa e ha disputato ben 3 finali (vincendone 2).
Attualmente non c'è una stella, ma una consolidata idea di gioco con individualità fortissime che rende il Bayern una squadra eccellente. L'attenzione è però tutta su Sadio Mané, che eredità l'onere di sostituire un irreplicabile Robert Lewandowski.
Barcellona
Sarà un ritorno al recentissimo passato proprio per lui, che ha dominato l'estate di molti giornali spagnoli e tedeschi. Robert Lewandowski è lo sfizio e il simbolo di un'estate strana del Barça, costantemente in bilico tra ridimensionamento economico e sogni di notti di Champions League. A farne le spese è l'Inter che incontrerà una squadra con una nuova linfa vitale, che ha acquistato uno dei due migliori attaccanti centrali in circolazione (Lewandowski), uno dei migliori esterni della Premier League (Raphinha), uno dei migliori centrocampisti della Serie A (Kessie) e uno dei migliori centrali della Liga (Koundé).
Formazione tipo
Barcellona Probabile XI, 4-3-3: Ter Stegen; Araujo/Sergi Roberto, Christensen/Araujo, Kounde, Jordi Alba; Busquets, Pedri, De Jong/Kessi/Gavi; Raphinha, Lewandowski, Ansu Fati/Dembelé All. Xavi
I doppi ex e i testa a testa
Non ci sono doppi ex, soltanto Kessie si troverà nuovamente a giocare il derby contro l'Inter; i testa a testa invece non mancano affatto. 14 in totale di cui 4 in Coppa delle Fiere e 10 in Champions League, tutti nel XXI secolo. Due gare nel girone dell'edizione 2002-03, quattro sfide nell'anno del triplete nerazzurro e le restanti quattro sempre nella fase a gruppi tra il 2018 e il 2020. Il bilancio sorride in modo amaro ai blaugrana che hanno perso soltanto in un'occasione: quella valevole per la Finale di Champions nel 2010.
La tradizione in Champions e la stella
Anche il Barça rientra tra le squadre migliori della storia della Champions League con 5 vittorie totali. La prima nel 1992 contro la Sampdoria, le altre 4 in meno di 10 anni (2006, 2009, 2011, 2015).
La stella che regalerà fortuna al Barcellona per la prossima decade si chiama Pedri e brilla da quasi un paio d'anni. Quella che invece dovrà invertire la rotta dei blaugrana arriva dalla Germania e risponde al nome di Robert Lewandowski.
Viktoria Plzen
Il Viktoria Plzen è capitato nel peggior gruppo possibile. Quello più equilibrato, in cui sulla carta non c'è una terza con cui combattere per accedere almeno ai Sedicesimi di Europa League. Servirà un miracolo per conquistare qualche punto e uscire a testa alta dopo aver superato tre turni di qualificazione contro Helsinki, Sheriff Tiraspol e Qarabag.
Formazione tipo
Viktoria Plzen Probabile XI, 4-4-2: Stanek; Holik, Pernica, Jemelka, Havel; Bucha, Kalvach; Kopic, Sykora, Mosquera; Kliment. All.: Bilek.
I doppi ex e i testa a testa
Non risultano doppi ex nè testa a testa tra la squadra ceca e i nerazzurri. Il Viktoria Plzen ha incontrato diverse squadre italiane (Juventus, Napoli, Roma, milan), ma mai la compagine allenata da Simone Inzaghi.
La tradizione in Champions e la stella
In Champions la tradizione non è antica. Il Viktoria negli ultimi anni ha partecipato stabilmente alle qualificazioni europee, ma è arrivata alla fase a gruppi soltanto tre volte, uscendo in tutte e tre le occasioni. L'uomo del momento è senza dubbio Jan Kliment, autore del gol qualificazione contro il Qarabag e di altre 4 reti nelle prime 8 stagionali.