Il mercato, il nuovo 9 e la vittoria come obiettivo: Fonseca si presenta al Milan

Alla conferenza di presentazione del tecnico portoghese presente anche Zlatan Ibrahimovic
Paulo Fonseca
Paulo Fonseca / Gabriele Maltinti/GettyImages
facebooktwitterreddit

Giorno di presentazione in casa Milan. Alle 11:00 si è infatti tenuta la prima conferenza di Paulo Fonseca, tecnico chiamato a raccogliere l'eredità di Pioli e a dar vita a un nuovo ciclo vincente. Al fianco del portoghese presente anche Zlatan Ibrahimovic, senior advisor di RedBird, che ha introdotto la seduta con la stampa dando il benvenuto ai presenti. Tra questi in prima fila c'era gran parte dello stato maggiore rossonero, dall'amministratore delegato Giorgio Furlani al presidente Paolo Scaroni, per il direttore tecnico Geoffrey Moncada e le leggende del club Franco Baresi e Daniele Massaro. Ecco le parole proferite da Ibra e Fonseca in conferenza riportate da TMW:

Introduce Zlatan Ibrahimovic:
"Benvenuti a Casa Milan e benvenuti a Paulo Fonseca. Oggi primo giorno di allenamento. Parliamo di presente, qualche giorno fa abbiamo parlato di futuro. Siamo molto contenti di presentare Paulo Fonseca. Questo è uno dei movimenti della nostra strategia, delle idee che abbiamo, perché abbiamo studiato e studiando. Non abbiamo fretta. Abbiamo tante fame e tanta voglia di iniziare questa nuova avventura. Siamo felici".

Prende la parola Paulo Fonseca:
"Devo ringraziare per come sono stato accolto qui in questi giorni. Poi devo ringraziare la società per la fiducia in me e nel mio lavoro. Sono molto emozionato, motivato per fare il mio lavoro. So che arrivo in un club per vincere. Sono stato ora al museo, ho visto la storia del Milan e ho la grande ambizione di far parte di questa storia. Zlatan mi ha mostrato anche lo spazio per un nuovo trofeo...".

Lo corregge Ibrahimovic, che precisa "trofei".

Prosegue Fonseca: "Sono pronto e non vedo l'ora di iniziare a lavorare".

Che momento è per lei?
"So che l'allenatore che arriva qui lo fa per vincere. Ho visto tante volte Baresi e altri giocatori che hanno fatto la storia del Milan e ho la consapevolezza che è una grande responsabilità e, per me, un grande orgoglio. Il Milan è un club universale. So la responsabilità che ho nelle mie mani, ma so anche che sono qui con grande fiducia per continuare questa storia".

A che punto è la rosa?
"Credo molto nella rosa che abbiamo. Non è una novità che abbiamo bisogno di calciatori, non molto, perché abbiamo qualità, ma è vero che abbiamo dei ruoli da coprire per migliorare la squadra".

L'ultimo allenatore straniero a vincere in Italia è stato Mourinho...
"Io voglio essere il prossimo. Sono diverso da Mourinho e alleno il Milan. Ho grande ambizione. So la responsabilità di essere allenatore del Milan e voglio vincere".

Che gioco ha in testa?
"Il Milan ha nella sua storia un calcio offensivo e per vincere dobbiamo essere una squadra dominante. Voglio costruire una squadra coraggiosa, dominante, offensiva, reattiva, che non lascia pensare e giocare gli avversari. Voglio vincere, ma la qualità del gioco per me è importante. Voglio che i tifosi siano orgogliosi di noi per la nostra identità forte, è un punto importante per me questo".

Fonseca indossa la spilla dell'Ucraina sulla giacca...
"Non possiamo dimenticare ciò che sta succedendo in Ucraina".

Che caratteristiche dovrà avere il numero 9?
"Abbiamo bisogno di un attaccante. Stiamo cercando di portare l'attaccante giusto, con le caratteristiche giuste. Se noi vogliamo giocare negli ultimi 30 metri, ci serve un attaccante forte in questo momento. Sappiamo ciò che vogliamo, lo aspettiamo a breve".

Duello con l'Inter colmabile?
"Quello che posso promettere è lottare in ogni partita per vincere e con l'Inter non sarà diverso. L'Inter è una delle squadre più forti, ma noi dobbiamo giocare con coraggio, senza paura di niente, con voglia di vincere".

Cosa si aspetta da Leao?
"È importante per il Milan, è un giocatore decisivo. Me lo aspetto motivato, pronto per giocare per la squadra. È giovane, può imparare tutti i giorni e voglio lavorare tutti i giorno per farlo migliorare in ciò che deve migliorare".

Siamo all'8 di luglio e non è arrivato ancora nessun acquisto...
Risponde Ibrahimovic: "Stiamo studiando, parlando, ma non abbiamo fretta. Il mercato è lungo. Posso garantire che gli acquisti arriveranno. Stiamo parlando, stiamo discutendo, ma non è nulla chiusa. Zirkzee è passato. Abbiamo uno in mente, ma non dico il nome, ma c'è qualcuno che puntiamo".
Parla anche Fonseca: "La fretta è nemica della perfezione. Abbiamo delle situazioni perché sappiamo quello che vogliamo: al tempo giusto avremo i giocatori".

Preferisce avere prima il difensore o il 9?
"Ho studiato la squadra, non penso a fare paragoni col passato. Se vogliamo vincere, dobbiamo essere una squadra più equilibrata. Ho studiato la fase difensiva e dobbiamo migliorarla. Le difficoltà difensive credo siano in relazione col modo di difendere. Io ho intenzione di mettere in campo una squadra aggressiva, che difenda lontano dalla porta. Poi: noi abbiamo dei buoni difensori, non è un problema individuale, ma di collettivo. Però, la priorità è l'attaccante".

Aggiunge Ibrahimovic: "Per portare nuovi giocatori devi ancora creare spazio. Arriveranno nuovi giocatori, ma non vogliamo avere 30 giocatori. Bisogna pensare a chi entra, ma anche a chi esce. È tutto studiato per migliorare la rosa. Per portare nuovi giocatori, devi creare spazio. Non è il calcio americano in cui ci sono 40-50 giocatori".

I tifosi sono un po' scettici su di lei...
"Voglio convincere i tifosi, voglio far credere ai tifosi che noi saremo una squadra ambiziosa. Sono io che devo convincere i tifosi e sono sicuro che loro saranno con noi in ogni momento. Sono fiducioso".

Quanto tempo ci vorrà per vedere la sua mano nel Milan?
"Già alla prima partita contro il Torino mi aspetto di vedere le mie idee sul campo. Poi noi cominciamo oggi senza i nazionali che sono giocatori importanti. Se saremo perfetti già per il derby penso di no, ma già dalla prima partita di campionato si comincerà a vedere una squadra diversa".

Scudetto?
"Vincere, sono qui per vincere. Ripeto: ogni allenatore che arriva al Milan è per vincere. Io non sono diverso. Non possiamo scappare da questa verità".

Chi sono i giocatori del Milan che conosci di persona?
"Non ho un rapporto personale con nessuno, ma li conosco tutti".

Che ne pensa di Florenzi?
"È un giocatore della rosa, io conto su tutti i giocatori della rosa e Florenzi è uno di questi".

Theo e il terzino destro: qual è la situazione dei terzini?
Risponde Ibrahimovic: "Theo è un giocatore del Milan, siamo fortunati che in tre siano in semifinale agli Europei. Sappiamo che è molto felice qua, che la sua famiglia sta bene. Ora con Fonseca avrà più spazio di giocare come piace a lui, il gioco sarà costruito anche per lui. Andrà molto bene, non sono preoccupato".

Poi Fonseca: "Theo è importantissimo. Lui è molto forte offensivamente, quindi magari a destra non posso prendere un giocatore come Theo. Magari giocheremo con un terzino destro bloccato, o con uno più avanti: dipende dalla strategia di ogni partita. Abbiamo diverse soluzioni".

Le servono giocatori di esperienza?
"Non voglio parlare di nomi. Sappiamo quello che vogliamo. Abbiamo perso Giroud, ma se cambiamo, cambiamo per migliorare".

Gli infortuni, negli ultimi anni, hanno condizionato tanto la squadra...
"Da ieri abbiamo iniziato a parlare col Milan Lab per non avere infortuni. Gli studi mostrano che gli infortuni derivano dalle tante competizioni, ma io sono fiducioso che non avremo dei grandi problemi".

Ibra precisa: "Noi abbiamo migliorato l'area medica. Tra gennaio e febbraio abbiamo avuti troppi infortuni. Abbiamo cambiato un po' di cose nello staff medico: con lo staff del mister, pensiamo di aver trovato la strada giusta".

Aggiunta di Ibrahimovic: "Origi e Ballo-Touré sono convocati, ma giocheranno nel Milan Futuro perché non fanno parte del progetto della Prima Squadra"

Cosa si porta dietro dalla Roma?
"Ho una grande passione per l'Italia, ho avuto una grande esperienza a Roma. La Serie A è molto particolare. La mia esperienza a Roma è stata molto importante per la mia decisione di tornare in Italia. Conosco bene il campionato, conosco bene gli altri allenatori, conosco bene le caratteristiche della Serie A e sono prontissimo per cominciare".

Che idea hai del livello del campionato italiano?
"La Serie A è fortissima, è uno dei campionati più difficili del mondo, con caratteristiche molto peculiari. Giocatori italiani? Siamo esempio in questo momento con il Milan Futuro. Stiamo preparando molto bene il presente e il futuro del Milan con Milan futuro. Conosco già i giovani giocatori di qualità italiani e non ho nessun problema nel far giocare i giovani italiani se hanno coraggio e qualità".

Quanto le è utile Ibrahimovic?
"Zlatan è un riferimento per tutti noi. Non è importante dire quando c'è stato il primo contatto, ma è stata importante la condivisione delle idee, quello che la società vuole e quello che posso portare io alla squadra".

È mancata la fase difensiva l'anno scorso?
"Per me non è tanto un problema individuale, ma un problema collettivo ed è collegato con il modo di difendere. Quello che voglio cambiare è avere una squadra più aggressiva, pressare molto, una squadra più reattiva, più alta nel difendere: se miglioriamo questo, ci possono essere situazioni interessanti".

Il centrocampo l'hanno scorso ha sofferto... Ha bisogno di un mediano difensivo?
"Non voglio fare paragoni con il passato. Voglio dire che ho un modo di difendere diverso rispetto a Pioli. Io so che è una tendenza in Italia a fare uomo su uomo, ma penso che, in qualche momento, non voglio dire quale, potremmo farlo, ma io non sono un allenatore da uomo su uomo a tutto campo. Questo cambierà l'approccio dei mediani".

Obiettivo per la Champions?
"Noi vogliamo andare più avanti possibile, ma sappiamo che è difficile vincere la Champions. Noi abbiamo l'ambizione di vincere tutte le partite, però c'è anche bisogno di fortuna. Ma partiremo con l'ambizione di vincere la Champions".

Come è andata con Cardinale?
"Abbiamo parlato, è stato importante il colloquio. Una delle cose che mi è piaciuta di più è quando Gerry mi ha detto: 'Il Milan non vuole vincere solo oggi, ma anche domani'. È quello che la società sta facendo: vogliono vincere oggi, ma c'è un progetto chiaro per il futuro".

È soddisfatto delle caratteristiche dei centrali per il suo stile di gioco?
"Abbiamo Kalulu che può fare sia il centrale che il terzino. Sono soddisfatto che abbiamo molto difensori già da oggi, è importante cominciare con la fase difensiva".

Ha spesso creato valore nei singoli nelle sue squadre...
"Abbiamo tante qualità qui. Ci sono tante soluzioni per diversi ruoli e tutti i giocatori saranno importanti per me".

Domanda per Ibrahimovic: è deluso dall'atteggiamento di Kia, agente di Zirkzee?
"Deluso mai: c'è la realtà e ci sono le voci. C'è un procuratore che risolve e un procuratore che crea problemi. Nel caso di Kia, non è né l'uno né l'altro. Le voci che giravano non sono la realtà. Per quello che vogliamo, abbiamo una idea. Speriamo di verifichi il prima possibile".

Si torna con Fonseca: Cercate un attaccante come Zirkzee?
"Zlatan ha detto tutto. Non l'abbiamo ancora chiuso, ma è molto chiaro il giocatore che vogliamo e le sue caratteristiche".

Sta abitando a Milanello...
"Per ora (ride, ndr). Non ho qui la mia famiglia, lavoro tante ore e per me è più facile, al momento, rimanere a Milanello per stare più ore a lavorare col mio staff".

Milano è una piazza ambiziosa...
"Roma e Milan sono squadre diverse, non voglio parlare molto del passato. Tutti sappiamo che Roma non è una piazza facile, ma io sono stato molto felice lì. Ho nel cuore i momenti a Roma, ma quello è il passato. Rispetterò sempre i tifosi del Milan, cercherò di renderli orgogliosi".

Ha un motto particolare?
"Onestamente no. Noi creiamo sempre qualche frase all'interno dello spogliatoio, ma non ci ho ancora pensato... È una cosa di feeling, devo conoscere bene i giocatori, lo staff, per creare queste situazioni".

Alla Roma aveva Dzeko, al Lille aveva David: come giocherà?
Risponde Ibrahimovic: "Bisogna trovare soluzioni per le cessioni, poi c'è mister X per l'attaccante, quello che puntiamo. Poi c'è Jovic che è nostro. Poi dipende da quanti attaccanti che servono al mister. Avere tre attaccanti è possibile".
E Fonseca: "L'attaccante che vogliamo è un giocatore che deve giocare senza spazio negli ultimi 30 metri".

Domanda per Ibrahimovic: come prendi le reazioni dei tifosi?
"Capisco la passione e l'ambizione dei tifosi, che si aspettano tanto. Capisco che oggi non si presentino gli ultras, perché mancano tanti giocatori. Ma è tutto amore tra noi e loro. Al Milan c'è pressione e sappiamo tutti che c'è ambizione di vincere e che si deve vincere. Poi non c'è garanzia di vincere. Dio non ha creato il mondo in un giorno, ma in sette. Noi siamo solo al giorno uno".


feed