Il Mese del Pride: quando nel 2014 Dessena scese in campo con i lacci arcobaleno
Di Marco Deiana
Nel mese di giugno, ormai agli sgoccioli, si celebra il mese del Pride, ossia si celebra ufficialmente l'orgoglio della comunità LGBTQIA+. Un movimento partito dagli Stati Uniti negli anni '60-'70 e riconosciuto ufficialmente l'11 giugno 1999 dall'allora Presidente Bill Clinton.
Bisogna riconoscere che nel calcio c'è ancora del pregiudizio sia tra i tifosi e appassionati, sia tra i protagonisti di questo sport. Ma, allo stesso tempo bisogna riconoscere che non sempre il calcio rimane a guardare. E non solo recentemente. Infatti siamo nel lontano febbraio 2014 quando l'allora centrocampista del Cagliari Daniele Dessena, scese in campo i lacci arcobaleno nelle scarpette, aderendo ad una iniziativa della Fondazione Cannavò, ideata da Paddy Power.
L'iniziativa di Dessena però non venne apprezzata da una minoranza presente sui social, che riempirono di insulti il centrocampista del Cagliari. In quei giorni i compagni di squadra, il club sardo e la stragrande maggioranza dei tifosi rossoblù scesero in campo in difesa del calciatore, difendendo la sua decisione.
Una presa di posizione netta che spinse altri colleghi (e i compagni di squadra) di Dessena a seguire il suo esempio, scendendo in campo nelle giornate successive con i lacci arcobaleno.
Appena un anno fa Daniele Dessena, passato al Pescara, è tornato su quella scelta: "Nel 2014 ho indossato i lacci arcobaleno per dare un segnale contro l'omofobia. Sinceramente pensavo che l'Italia fosse già avanti sotto questo aspetto, ma mi sono accordo che purtroppo siamo ancora indietro".
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