Il metodo Moneyball, la tournée negli USA e l'obiettivo col Milan: parla Cardinale

Gerry Cardinale
Gerry Cardinale / Scott Taetsch/GettyImages
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Il proprietario del Milan, Gerry Cardinale, ha rilasciato una lunghissima intervista a CBC dove ha parlato degli investimenti programmati per i prossimi anni. Tra questi c'è anche quello sul club rossonero che - a detta del numero uno del fondo statunitense RedBird - tornerà ai massimi livelli. Parole anche sul mondo dello sport-business e del metodo Moneyball, ovvero l'analisi dei dati che viene applicata per scovare profili e talenti utili alla squadra. Non solo: considerazione anche sullo show-business e sul modello a "stelle e strisce".

Sull'obiettivo: "Siamo proprietari del Milan da due anni. Il nostro obiettivo è riportarlo protagonista sulla scena mondiale. Abbiamo 550 milioni di fan in tutto il mondo. Abbiamo 50 milioni di fan in America e vogliamo puntare su questi", riporta Calcio & Finanza.

Sulla MLS: "Credo che i responsabili della Major League Soccer abbiano fatto un lavoro fenomenale, ma sono stati frenati dal fatto che i giocatori dell’ecosistema statunitense non fanno parte dell’ecosistema mondiale. E fino a quando non ci sarà una integrazione con giocatori al massimo della loro carriera, e non vicini al ritiro, che verranno in America e faranno parte di quel sistema, sarà molto difficile. La tecnologia ora ti porta in diretta le partite in Europa e i bambini crescono assistendo a quella qualità di gioco".

Sul tour negli States: "Parte delle ragioni per cui ci siamo impegnati a fare queste tournée amichevoli negli Stati Uniti è proprio un’enorme domanda dall’America per il calcio europeo. E quindi, questa per noi è un’opportunità davvero importante".

Sui movimenti sul mercato e sul sistema che attrae i calciatori: "La maggior parte dei giocatori va verso il sistema europeo dove non c’è un tetto salariale, si gioca con regole diverse, c’è il mercato dei trasferimenti, ci sono le retrocessioni. È un ecosistema molto diverso. In Europa c’è stata una sorta di “corsa agli armamenti”, in particolare per i talenti e i giocatori. Ed è per questo che vediamo fondi sovrani, società e istituzioni investire nel calcio europeo".

Sul legame con gli USA e sul concetto di globalità della squadra: "Arriverà anche negli Stati Uniti, ma c’è ancora molto da fare  per attrarre, su una base più consistente, i giocatori nel loro periodo migliore. Al Milan, ironia della sorte, uno dei nostri giocatori più iconici e popolari è Christian Pulisic, che viene spesso chiamato Capitan America e che da noi ha fatto un lavoro fenomenale. Quindi, il discorso tocca entrambe le direzioni. Il fatto che Christian sia uscito dal sistema americano e che sia in grado di giocare al livello in cui ha giocato in Europa e ora con il Milan è una testimonianza di ciò che gli Stati Uniti stanno facendo. Ma ci sono altri modi".

Sul metodo Moneyball: "È il cuore della nostra collaborazione. Jessica si è sempre occupata dei giocatori in campo con Moneyball, ma i dati e l’analisi dei dati vengono applicati anche al di fuori del campo e sono 15 anni che osservo questa situazione. Quando Jessica e la famiglia Kraft hanno fondato il Kraft Analytics Group 15 anni fa, avevano intuito qualcosa in termini di proposta di valore per i tifosi".

Sullo sport odierno: "Lo sport è oggi un’industria multimiliardaria, e questo è guidato dalla proposta di valore per il tifoso. La maggior parte delle persone pensa che i valori che si stanno creando nello sport riguardino solo i ricavi dei media. Ebbene, la nuova frontiera sarà la monetizzazione dell’evento dal vivo. 15 anni fa, quando Jessica ha fondato Kraft Analytics Group, abbiamo creato una società chiamata Legends Hospitality con gli Yankees e i Cowboys, proprio per monetizzare l’esperienza dei tifosi in quei due stadi. E sei anni dopo abbiamo creato una società con la NFL, On Location, per fare la stessa cosa. È stato un viaggio durato 15 anni".


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