Il Milan su André Trindade, via ai contatti: profilo e caratteristiche tecniche
Il Milan non si concentra soltanto sull'attacco, per quanto la sostituzione di Giroud resti chiaramente una priorità, e valuta anche colpi in altri reparti: un input importante arrivato da Paulo Fonseca, nuovo tecnico rossonero, riguarda un maggiore equilibrio da dare al centrocampo e la necessità conseguente di acquistare un elemento forte in interdizione. L'edizione odierna del Corriere dello Sport, seguendo tale intento, cita il profilo di André Trindade della Fluminense, calciatore peraltro già accostato a un passaggio in Serie A e nello specifico a Juventus e Inter.
Si cerca un elemento valido in interdizione, ideale per il 4-2-3-1, e le caratteristiche di André Trindade rientrano proprio in tale quadro, senza dunque bisogno di forzature: si tratta di un interprete ideale per il ruolo di mediano davanti alla difesa, un calciatore che dà il meglio di sé quando si tratta di recuperare palla e di far ripartire l'azione. Il Milan avrebbe preso contatto con l'entourage del calciatore, già nel giro della Nazionale verdeoro e ormai da tempo titolarissimo della Flu. Non si tratta del solo nome valutato dal Milan: i candidati in ballo sono quelli di Youssouf Fofana del Monaco, Mats Wieffer del Feyenoord e Pierre-Emile Hojbjerg del Tottenham, accostato anche alla Juve in passato.
Il ruolo di André
Osservando la carriera di André possiamo notare come il brasiliano, cresciuto proprio nella Fluminense già a partire dal vivaio, sia emerso fin da subito come mediano in un 4-2-3-1, trovando una collocazione stabile - senza grandi esperimenti tattici - fin dalle prime esperienze tra i "grandi", con Hellmann in panchina (per pochi minuti) e ancor di più con Machado nel 2021, primo anno vissuto nel giro dei titolari in prima squadra.
Un profilo da volante tipico, insomma, con un'identità di gioco già strutturata, al di là degli ovvi margini di miglioramento legati all'età. In questo senso si è rivelata utile anche la continuità trovata accanto all'altro mediano Martinelli, come lui un 2001: André più rivolto al recupero del pallone e Martinelli con maggiore libertà di movimento e più propensione offensiva.
Le caratteristiche di André
Le caratteristiche di André, al di là di un fisico tutt'altro che statuario (1,76 x 76 kg), si legano appunto al suo ruolo ormai definito e a un compito cruciale per gli equilibri del Fluminense, tale da renderlo un punto fermo in senso stretto. Ciò che intriga di André è in particolare l'intensità nel recupero palla e la capacità successiva di ribaltare, con qualità, l'azione.
Il classe 2001 si rende spesso protagonista di puntuali letture difensive - più che dei classici tackle più spettacolari tipici del ruolo - e riesce a disimpegnarsi al meglio grazie da un lato alla visione di gioco (pur non essendo un regista in senso stretto) e d'altro canto per un dribbling secco che gli permette di andar via all'avversario.
Il profilo è dunque quello di un centrocampista "moderno", inteso come completo, pur se ben collocato in una data veste tattica e fin qui poco orientato a quella versatilità che tanti tecnici cercano. L'intensità di cui sopra trova un contraltare positivo, inoltre, nella capacità di anticipare le mosse dell'avversario, senza dunque dover entrare in scivolata.
Al contempo non è raro che, in uscita, André trovi il filtrante per il compagno più libero o si avventuri in dribbling secchi che portano l'avversario al fallo per impedirgli di andar via in campo aperto. I possibili punti deboli con cui fare i conti riguardano da un lato le carenze nel gioco aereo e dall'altro il confine sottile tra intensità e irruenza che, in Serie A, potrebbe diventare problematico (e portare in dote tanti gialli).