Il momento nero di Krzysztof Piatek: il 'Pistolero' non spara più, ma sogna il ritorno in Italia
Quando sentiamo o leggiamo il nome 'Piatek', è inevitabile pensare alla sua simbolica esultanza e alla stagione 2018-2019 che lo ha reso noto agli occhi dell'intera Serie A. L'attaccante polacco, dopo quell'annata stratosferica, si è via via eclissato prima nel Milan e ora, in forza all'Hertha Berlino, pare non ritrovare con continuità la vena realizzativa di un tempo.
Il Genoa lo preleva nell'estate del 2018 dal Cracovia, club con cui aveva realizzato 32 reti in 63 presenze. Il calciatore polacco mostra immediatamente un senso del gol impressionante, segnando, all'esordio con il Grifone, 4 gol in 37 minuti contro il Lecce in Coppa Italia. Il Pistolero, così soprannominato per la sua celebre esultanza, è per distacco la più grande rivelazione di quell'inizio di campionato: segna almeno un gol in ognuna delle prime 7 di campionato, eguagliando il record che apparteneva a Pascutti e Batistuta. Alla fine della sua breve ma intensissima esperienza a Genova, il bilancio recita 19 gol in 21 partite. Impressionante!
Il Milan, in cerca di un sostituto allo scontento Higuain, investe su di lui per una cifra di 35 milioni di euro, una plusvalenza enorme per le casse del Genoa. L'attaccante non sente il peso della maglia che indossa e continua a macinare reti su reti, concludendo la stagione con un totale di 30 gol complessivi.
La stagione successiva, complice il cambio di guida tecnica da Gattuso a Giampaolo, la stagione non parte nel migliore dei modi, né per la squadra né per Piatek, che segna solamente 4 gol in 21 presenze. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, per dare una scossa a un ambiente depresso e con il morale sotto i tacchetti, fa retrocedere il polacco nelle gerarchie del neo allenatore Pioli, fino all'inevitabile cessione nel mercato di gennaio.
Il trasferimento in Germania vuole rappresentare una nuova opportunità per il Pistolero, che tiene a dimostrare quanto gli ultimi mesi negativi a Milanello siano stati una fatalità dovuta al momento generale della squadra. Eppure, all'Hertha Berlino le prestazioni non si rivelano all'altezza degli standard raggiunti nella stagione precedente, malgrado una leggera ripresa dal punto di vista realizzativo: chiude la stagione con 4 gol in 15 presenze in Bundesliga, che, sommati a quelli della prima parte di stagione con il Milan, fanno un totale di 10 gol in 36 presenze tra campionato e coppe.
L'inizio di questa stagione non è stato particolarmente brillante per il polacco ma neanche così negativo, con 3 gol e 2 assist in 13 presenze. E' chiaro che questi numeri, se paragonati all'exploit di due stagioni fa, risultano insufficienti; analizzandoli da un altro punto di vista, tuttavia, possiamo tranquillamente sostenere che Piatek sia un buon attaccante, che può raggiungere costantemente la doppia cifra ma da cui difficilmente si può pretendere un rendimento da 20/25 gol a stagione.
Timidi voci raccontano di un interessamento di alcuni club di Serie A sull'attaccante classe '95, Fiorentina e Genoa su tutte. Per motivi diversi, sono entrambi accostamenti interessanti che potrebbero invogliare il giocatore a respirare nuovamente l'aria della penisola. I Viola sono alla ricerca di un attaccante centrale: il possibile acquisto di Piatek riformerebbe la coppia d'oro con Kouame, i quali erano stati protagonisti di quella prima parte di stagione sorprendente con la maglia del Genoa. D'altra parte, il Grifone starebbe prevenendo un eventuale cessione di Scamacca (si parla di Milan, che cerca un vice-Ibra) e il presidente Preziosi sarebbe disposto a trattare col club tedesco. Sicuramente, si tratterebbe di una sistemazione gradita al calciatore, visto il ritorno di Ballardini in panchina: proprio con lui, infatti, l'ex attaccante del Milan ha vissuto fin qui il miglior momento della sua carriera.
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