Il no della Juve alla prima proposta di Allegri per risolvere il contratto
L'idea di un addio in estate appariva probabile se non scontata, i tempi si sono rivelati ben più celeri e Massimiliano Allegri non è più l'allenatore della Juventus già dall'indomani della Coppa Italia vinta all'Olimpico, con tanto di finale caotico ed esonero conseguente. Il rapporto tra le parti però, almeno a livello formale, non è ancora interrotto e si lavora dunque a un accordo consensuale che ponga fine al contratto da 7 milioni di euro valido fino al giugno del prossimo anno.
Oggi La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio su tale aspetto e sulla volontà di Allegri di arrivare a un punto con la Juve, per poter poi affrontare una nuova avventura (con l'idea di un approdo nella Saudi Pro League in vantaggio su altre ipotesi). D'altro canto, pensando anche al punto di vista della società, l'idea è quella di evitare una causa: né la Juve né i legali del tecnico vorrebbero arrivare al muro contro muro, al faccia a faccia in Tribunale.
La proposta mossa da Allegri è stata rifiutata fin qui dal club: si trattava di 20 milioni di euro lordi per il tecnico stesso e per il suo staff (14 milioni lordi considerando solo la parte destinata all'allenatore). La Juve punta ad abbassare quella cifra e a trovare un compromesso che permetta di lasciarsi alle spalle quanto accaduto, ripartendo col nuovo ciclo targato Giuntoli-Thiago Motta. I legali delle due parti sono al lavoro per trovare una quadra e per superare il primo no della società alla proposta del tecnico.