Il nuovo stadio del Milan a San Donato: l'idea del progetto, le tempistiche e i costi
Di Marco Deiana
Le chance di vedere in futuro il Milan a San Siro - rinnovato - si fanno sempre più basse. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, spera ancora di trovare un accordo con il club rossonero e con l'Inter per la ristrutturazione dell'impianto ma d'altra parte i club stanno puntando su piani di riserva dopo i (circa) quattro anni persi dietro ad un'idea e un progetto che si ritrovano ad un punto morto, colpa anche - ma non solo - del vincolo storico legato allo stadio che non permette la demolizione dell'attuale Giuseppe Meazza.
Per questo motivo si fa sempre più concreta l'ipotesi di un trasloco rossonero dalle parti di San Donato, dove sono pronti ad accogliere il Milan e il suo nuovo e moderno impianto. Siamo solo all'inizio dell'iter burocratico - che ha illuso tifosi rossoneri (e nerazzurri) quattro anni fa al momento della presentazione congiunta del progetto di rinnovamento dell'area San Siro, compresa la costruzione del nuovo impianto.
Tra qualche dichiarazione e qualche piccola indiscrezione ci si può già fare un'idea completa sul progetto che il Milan intende presentare al Comune di San Donato Milanese per la realizzazione del nuovo impianto. Il primo passo formale, in realtà, è già stato compiuto con la presentazione della proposta di Variante Urbanistica dell'area "San Francesco" con l'obiettivo di valorizzarla e attuare una serie di interventi che andrebbero a migliorare la struttura urbana del luogo, il tutto per consentire la costruzione del nuovo importanti sportivo sulla stessa volumetria di una precedente proposta approvata nel 2021 (era prevista la costruzione di una piccola arena da 15-20 mila posti).
Il veto per il Parco Sud
Tra i paletti posti al progetto c'è l'intoccabilità del Parco Agricolo Sud e il Milan intende rispettare questo vincolo, non andando a toccare questo spazio nella costruzione del suo nuovo impianto. C'è di più, in parte si interverrà in questo spazio ma al solo scopo di renderlo più fruibile per i cittadini.
Come sarà il nuovo stadio del Milan a San Donato?
In attesa del progetto ufficiale che renderà queste anticipazioni delle certezze (o meno), qualche piccola indiscrezione inizia a circolare negli ambienti milanesi. Una sicurezza è la presenza dello studio di architettura Manica, scelto dal club rossonero per la progettazione del nuovo stadio. L'idea del club milanista è quello di realizzare una struttura da 70mila posti a sedere, all'avanguardia, multifunzionale e sostenibile. Lo stadio e l'area circostante deve essere sfruttata quotidianamente e non solo nei giorni delle partite casalinghe del Milan.
Si proverà a realizzare la struttura più sostenibile e confortevole presente in Europa: dall'autonomia energetica alle sedute spaziose, con gli spalti vicini al campo. Queste saranno alcune delle caratteristiche principali del nuovo stadio rossonero. All'interno dell'impianto sarà presente uno spogliatoio per la squadra milanista da mille metri quadrati che comprenderà, al suo interno, una palestra, un'area per il riscaldamento prepartita, un'area per la fisioterapie e una zona dedicata alle piscine criogeniche. Niente verrà lasciato al caso.
Nell'area dedicata allo stadio inoltre il Milan intende realizzare uno store, un museo del club, i nuovi uffici, un albergo e un centro di intrattenimento, oltre alla costruzione della nuova Casa Milan. Ma non c'è spazio solo per il calcio. Volendo far vivere l'area quotidianamente e non solo per i match casalinghi della squadra, è prevista la realizzazione di una grande piazza davanti allo stadio e un punto panoramico sulla città e tutta l'area sarà poi sfruttata per eventi, concerti e anche altre manifestazioni sportive (lo stadio sarà multifunzionale).
Le tempistiche e i costi per la costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato
L'iter burocratico per la costruzione di un nuovo impianto sportivi in Italia non è rapidissimo. Diverse società sono ancora in attesa di un ok e di un passo avanti delle istituzioni per poter realizzare il loro stadio. Dal consulente rossonero Tim Romani arrivano chiarimenti anche sulle tempistiche. Ci vorranno circa 18 mesi per ottenere l'ok alla costruzione. L'obiettivo è di ottenere l'approvazione del progetto entro la primavera del 2025 e dare il via ai lavori nel mese di ottobre dello stesso anno con l'inaugurazione ipotizzata per l'inizio della stagione 2028-29.
Sicuramente costruire un impianto da zero, da soli, porterà via qualche risorsa economica in più dalle casse rossonere rispetto al vecchio progetto condiviso con l'Inter per la realizzazione di un impianto in comune a San Siro e successiva demolizione dell'attuale Giuseppe Meazza. Le due milanesi avevano messo sul piatto un progetto totale da 1,3 miliardi di euro, da dividere in parti uguali. Per la realizzazione del nuovo stadio a San Donato, il Milan ha previsto - per ora, perché non sono ancora stati eseguiti i calcoli esatti - un investimento da almeno un miliardo di euro.
L'urbanizzazione dell'area San Francesco a San Donato Milanese dove sorgerà il nuovo stadio del Milan
La scelta del Milan non è causale. San Donato Milanese si trova fuori città, ma è in mezzo a due autostrade e nei pressi dell'area dove sorgerà (o meglio, dovrebbe sorgere) il nuovo stadio sono presenti anche una stazione ferroviaria e la metropolitana (quest'ultima un po' più distante). Nella proposta di Variante Urbanistica presentata dal club milanista è presente anche l'impegno ad intervenire per migliorare la rete infrastrutturale già esistente, coinvolgendo quindi anche stazione ferroviaria e metropolitana, oltre al trasporto pubblico e percorsi pedonali e ciclabili.
Tra gli obiettivi c'è quello di creare meno disagi possibili ai residenti di San Donato Milanese. Saranno presenti parcheggi sia sotto al nuovo stadio che un altro che sarà al servizio sia dell'impianto che del parco. È prevista anche la realizzazione di un doppio ponte da utilizzare a piedi o in bici per collegare la città di San Donato al Parco Sud.
Aumenteranno i prezzi dei biglietti delle partite del Milan nel nuovo stadio?
Su quest'ultimo punto fa chiarezza il presidente Paolo Scaroni. Queste le sue parole:
"Quando parliamo di stadi nuovi parliamo di strutture che tutto il mondo ha tranne noi. Il mondo hospitaly è quello che vogliamo accogliere, trasformare la partita in un evento. Non vogliamo aumentare i prezzi per gli abbonati o per i tifosi della curva, ma vogliamo sfruttare il bacino di clientela che può pagare un prezzo da evento".
Articolo scritto da Marco Deiana