Il pagellone del mercato di Serie A
Si è appena conclusa la sessione estiva del calciomercato 2023/24. La Serie A non disponeva di un potenziale economico così significativo e, per certi versi, già a priori non ci aspettavamo chissà quale colpo, ma anche stavolta bravura, competenza e tanto lavoro hanno fatto in modo che i dirigenti consegnassero ai propri allenatori squadre competitive per affrontare al meglio la stagione.
1. Atalanta 7.5
In questi mesi l'Atalanta si rifà il look in attacco. La Dea manda un messaggio di forza alle concorrenti per la Champions strappando alla concorrenza Scamacca e spendendo oltre 30 milioni per El Bilal Touré. Intrigante anche la scommessa De Ketelaere, mentre Kolasinac e Bakker saranno fondamentali per l'Europa League. L'affare dei bergamaschi riguarda però Hojlund, ceduto al Manchester United per 75 milioni.
2. Bologna 7
Per scelta dello stesso Motta, che non vuole più dipendere da lui, il Bologna cede Arnautovic, sostituendolo con giocatori più giovani e inesperti che però potranno dividersi i gol che prima segnava solo l'austriaco. Merito di Sartori è di aver trattenuto Orsolini (corteggiato dalla Premier) e Ferguson, ma anche di aver pescato Beukema e Karlsson dall'intrigante bottega dell'AZ Alkmaar
3. Cagliari 5
Difficile capire la scelta di ingaggiare Scuffet quando Radunovic si sta rivelando un portiere affidabile. Incomprensibile invece quella di ricorrere a Shomurodov e Petagna, ossia due attaccanti che vengono da stagioni disastrose, per sostituire l'infortunato Lapadula. Per fortuna il Cagliari ha Ranieri, che chiede e ottiene gli unici due acquisti salvabili, Jankto e Augello.
4. Empoli 5.5
L'Empoli perde i gioielli più luminosi della sua corona e li sostituisce più o meno bene. Se la mossa di rimpiazzare Vicario con il giovane Caprile si è rivelata azzeccata (al netto dell'errore all'esordio dell'ex Bari), non convince invece Pezzella al posto di Parisi, tant'è che Zanetti gli sta momentaneamente preferendo Cacace. I toscani ricorrono all'usato sicuro facendo tornare Destro e Cambiaghi, la vera novità è Cancellieri. Il dubbio è solo uno: chi farà gol?
5. Fiorentina 7
La Fiorentina ha imparato la lezione e si procura così una rosa più profonda per affrontare tre competizioni. Rivoluzione in attacco con gli arrivi di Nzola e Beltran (strappato alla concorrenza della Roma) al posto di Cabral e Jovic. Aver resistito alle offerte per Gonzalez è un'impresa, mentre Parisi non rappresenta solo un colpo per il futuro, visto che si è già rivelato decisivo in Conference League. Al fotofinish lo scontento Amrabat viene sostituito da Lopez: cambia poco.
6. Frosinone 6.5
Passa gran parte dell'estate inerme, poi si risveglia all'ultimo e fa un mercato in stile Football Manager. Il Frosinone tratta nientemeno che con Bayern e Real prendendo Ibrahimovic e Reinier, ma si offre anche come porto sicuro della Juventus per far crescere i giovani Barrenechea e Soulé e rilanciare Kaio Jorge. Okoli e Lirola sono innesti di categoria, Cheddira la scommessa, ma per ora l'affare più azzeccato è Harroui.
7. Genoa 6.5
Il Genoa ha alle spalle una proprietà ricca e ambiziosa e in questa sessione di calciomercato l'ha dimostrato. Retegui è il colpo che incendia ancora di più una piazza già calda, mentre la speranza è che Malinovskyi tolga la ruggine dal suo potente mancino. Il Grifone mantiene lo zoccolo duro dello scorso anno puntellandolo con De Winter in difesa, Martin sulla fascia e Messias come jolly.
8. Hellas Verona 5.5
Nonostante la salvezza strappata ai playout, l'Hellas Verona spende i suoi (pochi) soldi prevalentemente nel reparto offensivo. Veste i panni del buon samaritano accogliendo lo svincolato Saponara, l'ex promessa del Barcellona Mboula e un Bonazzoli finito ai margini della Salernitana. Dimostra però coraggio dando fiducia a Folorunsho, uno dei migliori della scorsa Serie B, ma soprattutto ingaggiando un allenatore competente come Baroni.
9. Inter 8
Tutto in equilibrio, come dovrebbe essere: l'Inter si regala una rivoluzione, con tanto di abbassamento del monte ingaggi, praticamente a costo zero. A conti fatti i nerazzurri ne escono con una rosa più profonda, soprattutto a centrocampo dove arrivano alternative di livello come Frattesi (oggetto del desiderio delle altre big di A) e Klassen (che non arriva di certo per fare il panchinaro). Non convincono del tutto le operazioni di Pavard (pagato troppo) e Sanchez (ma non era meglio prendere un giovane al posto di una minestra riscaldata?). Arnautovic e Thuram non hanno nelle gambe gli stessi gol di Dzeko e Lukaku, ma come al solito ci penserà Lautaro.
10. Juventus 6
Meglio di così Giuntoli non poteva fare. Gli hanno messo tra le mani una Juventus piena di debiti e senza coppe, così il dirigente si è principalmente concentrato sulla cessione degli esuberi. I bianconeri hanno infatti abbassato l'età della rosa e, soprattutto, risparmiato 60 milioni di ingaggi. Weah ha margini di crescita discreti, encomiabile la scelta di preferire Cambiaso a Kostic. Il colpo la Vecchia Signora lo fa trattenendo ancora Rabiot.
11. Lazio 5.5
Sostituire Milinkovic-Savic non sarebbe stato per niente facile, ma sembra quasi che la Lazio non si aspettasse la partenza del serbo e non avesse pronto il nome di un sostituto. O meglio, Sarri avanza le proprie richieste (Ricci, Parisi e Berardi), ma Lotito gli porta invece Kamada, Pellegrini e Isaksen. Gli unici colpi voluti dal tecnico sono Guendouzi e Rovella.
12. Lecce 7
Corvino l'ha fatto di nuovo. Il Lecce ha venduto bene - i 18 milioni di Hjulmand sono la plusvalenza più corposa della sua storia - e ha acquistato giocatori semi-sconosciuti che hanno già dimostrato di avere talento. Chiedere ad Almqvist, mattatore della Lazio all'esordio, e Krstovic, autore del gol pareggio contro la Fiorentina.
13. Milan 8.5
Il Milan è il re di questa sessione di mercato, la squadra che vende meglio e si rinforza maggiormente. Eppure le premesse non sono buone visti gli addii di Maldini e Massara e la cessione di Tonali. I 70 milioni del Newcastle sovvenzionano in gran parte una campagna acquisti ambiziosa, dove Loftus-Cheek e Reijnders non fanno rimpiangere il centrocampista azzurro. Pulisic e Chukwueze rendono finalmente temibile la catena di destra, Okafor ha dei colpi importanti, Jovic è un buon vice-Giroud.
14. Monza 5.5
I fuochi d'artificio della passata stagione hanno presentato il conto visto che il Monza ha dovuto prima di tutto pagare tutti gli obblighi di riscatto dei tanti giocatori acquistati con questa formula. Carlos Augusto e Rovella non vengono sostituiti in maniera adeguata, mentre Colpani non farà rimpiangere di certo Sensi. Idem Colombo con Petagna.
15. Napoli 7.5
Kvaratskhelia e Osimhen sono rimasti e questo già garantisce una sufficienza piena al Napoli, che a inizio mercato si era posto l'obiettivo di puntellare la rosa campione d'Italia con qualche innesto. Inevitabile la partenza di Kim, anche se dobbiamo ancora inquadrare bene il sostituto Natan. Ottimo lavoro con Lindstrom, con l'ex Eintracht che non solo sostituirà lo scontento Lozano, ma garantirà a Rudi Garcia diverse soluzioni tattiche.
16. Roma 8
Tiago Pinto riesce nell'impresa di spremere del succo da una rapa. Il budget che la Roma ha a disposizione è tutt'altro che alto, ma il general manager prima porta a Nyon i 30 milioni richiesti dall'UEFA cedendo esuberi o giocatori non ancora pronti, poi sostituisce Ibanez con un centrale esperto come Ndicka. Puntella il centrocampo con quel Renato Sanches tanto corteggiato l'anno scorso dal Milan e Paredes, ma soprattutto manda in brodo di giuggiole i tifosi trattenendo Dybala e prendendo in prestito Lukaku.
17. Salernitana 4,5
Trattenere Dia non basta, il mercato della Salernitana è il più deludente in assoluto. Forse sarebbe stato meglio cedere il senegalese e reinvestire quella sostanziosa somma per rinforzare un po' tutti i reparti. De Sanctis ingaggia qualche giocatore esotico, ma di Corvino ce n'è uno.
18. Sassuolo 6
E anche quest'anno Berardi parte l'anno prossimo. L'esterno della Nazionale è rimasto al Sassuolo e ha già fatto vedere di averlo fatto con piacere, non per obbligo imposto da Carnevali. La bottega emiliana ha venduto Frattesi per una cifra considerevole ma il sostituto, Boloca, ha già 24 anni e nessuna esperienza in A alle spalle, esattamente come Mulattieri. Di tutt'altro spessore gli acquisti di Volpato e Missori visto che l'asse con la Roma funziona sempre.
19. Udinese 5
Tante cessioni, tanti sconosciuti, tanti giocatori del Watford: il solito mercato dell'Udinese insomma. La partenza di Beto garantisce un ottimo introito ma arriva troppo tardi. Il sostituto? Sottil l'ha sempre avuto sotto gli occhi, Lucca. Ma basterà? In mezzo al campo è incredibilmente rimasto Samardzic, che non ci ha messo molto per relegare Zarraga in panchina.
20. Torino 6.5
Il mercato del Torino inizia con lo scippo di Bellanova all'Inter, poi si ferma. Cairo passa un'intera estate a convincere il West Ham a concedere uno sconto per Vlasic, ma resiste all'offensiva della Lazio per Ricci. Il presidente avrebbe voluto cedere Buongiorno, ma il capitano granata ha fatto una scelta di cuore.