Il pagellone della Roma per l'anno solare 2020

L'esultanza della Roma contro lo Young Boys
L'esultanza della Roma contro lo Young Boys / ALBERTO PIZZOLI/Getty Images
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Si chiude un 2020 che ha regalato qualche soddisfazione alla Roma, almeno dal post lockdown. Prima, ad inizio anno, i giallorossi stavano viaggiando ad un ritmo di sconfitte pauroso. Fonseca ha poi trovato il bandolo della matassa, cambiando modulo e raccogliendo un filotto di risultati consecutivi incredibile. Questo il pagellone della Roma per l'anno solare 2020.

L'esultanza della Roma contro il Torino
L'esultanza della Roma contro il Torino / MB Media/Getty Images

PAULO FONSECA 7,5 - Cambiare, quando serve, è un sinonimo di intelligenza. E Paulo Fonseca, alla prima chance su una panchina importante, ha dimostrato di averne. Il tecnico portoghese ha ribaltato le sue convinzioni tattiche passando dal 4-2-3-1 sempre usato alla difesa a tre col doppio trequartista. E i risultati gli hanno dato ragione. A questo unisce una calma e un self-control degno del Barone Liedholm di cui, se ripetesse la metà della metà delle sue gesta, diverebbe subito erede.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca / Paolo Bruno/Getty Images

PAU LOPEZ 5 - Il suo è stato un 2020 letteralmente da incubo. Lo spagnolo, arrivato carico d'aspettative (anche per il costo del suo cartellino), ha avuto un tracollo psicologico dopo il clamoroso errore nel derby di gennaio con la Lazio. Da lì errori su errori, fino alla tragica prestazione - insieme ai compagni - con il Siviglia. Nella nuova stagione non è più titolare, ma in Europa League sta dando il suo apporto, senza papere.

Pau Lopez
Pau Lopez / Alessandro Sabattini/Getty Images

ANTONIO MIRANTE 7,5 - Passano le stagioni e Antonio Mirante continua a togliere le castagne dal fuoco. Uno dei pochi acquisti azzeccati da Monchi, quello del portiere napoletano. Arrivato per fare il secondo e la chioccia ai giovani, ha conquistato la fiducia di Ranieri prima e di Fonseca poi. Praticamente ha "toppato" solo la partita di Napoli. Peccato per i frequenti infortuni, ma l'età è quella che è.

Antonio Mirante
Antonio Mirante / Giuseppe Bellini/Getty Images

CHRIS SMALLING 7,5 - Il jolly pescato da Petrachi che nessuno si aspettava. L'inglese, ormai fuori dai piani del Manchester United, è arrivato nella Capitale in prestito, come una vera scommessa. Stravinta, visto che Smalling ha preso in mano la difesa romanista sin da subito. Quando è mancato si è visto, e lo abbiamo visto anche noi nella disfatta col Siviglia

Chris Smalling
Chris Smalling / Paolo Bruno/Getty Images

GIANLUCA MANCINI 7 - Arrivato con la nomea di difensore goleador, dopo i cinque gol realizzati con l'Atalanta prima di planare in giallorosso, per Mancini c'è stata una sola esultanza. Ma l'apporto del difensore, schierato anche da centrocampista nei momenti di emergenza assoluta, si è visto. È giovane e può ancora migliorare tanto, questo è il bello.

Gianluca Mancini
Gianluca Mancini / MB Media/Getty Images

ROGER IBANEZ 7 - Il voto si basa sulla parte della scorsa stagione in cui è arrivato alla Roma, da gennaio in poi. Il brasiliano, partita dopo partita, si è preso le chiavi della difesa giallorossa quasi a sorpresa, visto che all'Atalanta ha sempre scaldato la panchina. Si è confermato una grande intuizione di Petrachi in questa prima parte di campionato.

Roger Ibanez
Roger Ibanez / Alessandro Sabattini/Getty Images

MARASH KUMBULLA 6,5 - Il giovanissimo difensore arrivato in estate dal Verona ha fatto vedere cose interessanti, anche in zona gol (già due le reti realizzate) e con la lunga assenza causa Coronavirus. Poche le sbavature, e poi può imparare da Smalling...

Marash Kumbulla
Marash Kumbulla / Alessandro Sabattini/Getty Images

JUAN JESUS 4,5 - Sinceramente ingiudicabile, visto che tutti attendono un suo addio alla Roma che, però, pare non arrivare mai. Spesso per colpa sua, che preferisce continuare un riposo dorato. Un grosso mah

Juan Jesus
Juan Jesus / Jonathan Moscrop/Getty Images

FEDERICO FAZIO 5 - L'ex comandante della difesa ha giocato poco rispetto a quanto fatto nelle stagioni con Spalletti e Di Francesco, ma quel poco delle volte non ha mai offerto prestazioni all'altezza, a cui ha aggiunto anche alcuni strafalcioni (basti pensare all'ultimo a Sofia in Europa League, da brividi). Tanto che la Roma non vede l'ora di liberarsene.

Federico Fazio
Federico Fazio / Jonathan Moscrop/Getty Images

LEONARDO SPINAZZOLA 8 - Più di qualcuno dovrebbe chiedergli scusa. Il terzino era diventato praticamente un giocatore dell'Inter, che lo ha rispedito indietro come un pacco indesiderato e ora si divora le mani. Magari dovrebbe farlo anche la Roma, che non ha creduto in lui. Ora Spinazzola è letteralmente un treno, per distacco il miglior esterno sinistro in Serie A. Chapeau, Leo.

Leonardo Spinazzola
Leonardo Spinazzola / Giampiero Sposito/Getty Images

RICCARDO CALAFIORI 7 - Il suo 2020 sarà indimenticabile, dopo l'esordio con la prima squadra nell'ultima giornata di campionato con la Juve e il suo primo, stupendo, gol contro lo Young Boys in questa stagione. Davanti ha Spinazzola che ora è insostituibile, ma se questo anno appena chiuso si rivelasse un trampolino di lancio per Calafiori, la Roma sarebbe sistemata per molti anni a venire.

Riccardo Calafiori
Riccardo Calafiori / Giampiero Sposito/Getty Images

DAVIDE SANTON 6 - Ha passato più tempo in infermeria che altro, ma la sufficienza se la guadagna. Quando è stato chiamato in causa da Fonseca ha giocato ovunque, e senza combinare disastri.

Davide Santon
Davide Santon / MB Media/Getty Images

RICK KARSDORP 6,5 - Tornato in estate dal prestito al "suo" Feyenoord che non lo ha voluto riscattare, ha deciso di restare a Roma per giocarsi le sue chance. Come un diesel Karsdorp sta lentamente facendo vedere le sue qualità, quelle che in Olanda lo avevano fatto ribattezzare "locomotiva bionda". Infortuni permettendo, vedremo se nel 2021 convincerà definitivamente

Rick Karsdorp
Rick Karsdorp / Alessandro Sabattini/Getty Images

BRUNO PERES 6 - Le doti tecniche sono quelle che sono, con l'esplosione di Karsdorp probabilmente saluterà Trigoria, ma il brasiliano si guadagna la sufficienza non solo per la clamorosa doppietta alla Spal dello scorso anno, ma per aver finalmente messo la testa a posto.

Bruno Peres
Bruno Peres / ARND WIEGMANN/Getty Images

AMADOU DIAWARA 5,5 - Al suo primo anno di Roma il guineano è partito in sordina, fino a conquistarsi il ruolo di titolare a centrocampo. Poi l'infortunio, un ritorno in campo da dimenticare e di nuovo un problema, stavolta col Covid. Appena tornato, si è trovato scavalcato da Villar, ma c'è da dire che ha sprecato malamente tutte le occasioni concesse da Fonseca. Anche per lui, il 2021, difficilmente proseguirà a Trigoria

Amadou Diawara
Amadou Diawara / MB Media/Getty Images

LORENZO PELLEGRINI 7+ - Sempre il più discusso dai tifosi che, in quanto romano e romanista, da lui pretendono sempre di più. A volte a ragione, perchè Pellegrini più di qualche partita l'ha "toppata", a volte no, perchè il numero 7 giallorosso, retrocesso sulla linea di centrocampo, sta finalmente facendo vedere le sue qualità con continuità. E se continua così, il suo 2021 può diventare da 8 pieno.

Lorenzo Pellegrini
Lorenzo Pellegrini / Silvia Lore/Getty Images

JORDAN VERETOUT 8 - Ci sarebbe poco da dire sul francese. Notte o giorno, estate o inverno, mattina o sera... senza di lui la Roma è un'altra cosa. Lotta, corre, pressa e difende. Un anno fantastico per Veretout, diventato anche rigorista giallorosso. Fonseca non può farne a meno, e i tifosi con lui.

Jordan Veretout
Jordan Veretout / Silvia Lore/Getty Images

BRYAN CRISTANTE 6,5 - Più che sufficiente il 2020 di Bryan Cristante, che non avrà regalato gol o prestazioni indimenticabili, ma tatticamente ha tolto spesso le castagne dal fuoco a Fonseca giocando come centrale difensivo. Lui, che da centrocampista puro è esploso come trequartista di inserimento "alla Perotta".

Bryan Cristante
Bryan Cristante / Alessandro Sabattini/Getty Images

GONZALO VILLAR 8 - Si meriterebbe un 10 almeno per come ha affrontato la pandemia, scoppiata subito dopo il suo arrivo nella Capitale. Solo, a 22 anni, e in un nuovo Paese ha lavorato imparando dai più grandi, e l'ha fatto benissimo. Tanto che adesso è entrato a pieno regime nelle rotazioni di Fonseca, che ultimamente lo sta schierando sempre titolare. E lui regala prestazioni praticamente perfette, oltre a ricordare un "Pek" Pizarro con più classe...

Gonzalo Villar
Gonzalo Villar / MB Media/Getty Images

NICOLÒ ZANIOLO SV - Purtroppo per lui, e per la Roma, il 2020 di Zaniolo è stato un vero e proprio incubo con due rotture del legamento crociato. A cavallo di tutta questa sfortuna, però, resta ancora negli occhi quel coast-to-coast e gol contro la Spal. La speranza è che il 2021 sia l'anno del suo riscatto, perchè un bell'8 in pagella sarebbe stato assolutamente nelle corde del gioiello giallorosso

Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo / MB Media/Getty Images

TOMMASO MILANESE 6,5 - Anche lui, come Calafiori, arriva dalla Primavera. Una manciata di spezzoni di gara e già in Europa League ha fornito un assist a Pedro, realizzando anche il suo primo gol tra i professionisti. Speriamo per lui, e per la Roma, che possa continuare così.

Tommaso Milanese
Tommaso Milanese / NIKOLAY DOYCHINOV/Getty Images

HENRIKH MKHITARYAN 9 - Che fosse un grandissimo giocatore lo sapevamo un po' tutti, ma che lo fosse così tanto probabilmente no. 9 gol e 5 assist, con frequenti infortuni di mezzo, nella sua prima stagione giallorossa tra Serie A ed Europa League. Stesso identico score in questa annata, solo che non siamo neanche al giro di boa: l'armeno (che va come un treno) meriterebbe un 10. Ma quello, si sa, si dà solo a Falcao.

Henrikh Mkhitaryan
Henrikh Mkhitaryan / Giuseppe Bellini/Getty Images

JAVIER PASTORE SV - In questo 2020 qualcuno l'ha mai visto?

Javier Pastore
Javier Pastore / Jonathan Moscrop/Getty Images

CARLES PEREZ 5,5 - Non arriva alla sufficienza per la quantità di volte in cui Fonseca gli ha dato una chance e lui non l'ha sfruttata. Peccato, perchè di qualità ne ha, e anche tanta

Carles Perez
Carles Perez / Giampiero Sposito/Getty Images

PEDRO 7 - Nelle ultime gare la spinta si è leggermente affievolita, ma l'impatto di Pedro, uno che ha vinto praticamente tutto, è stato spaziale. E non per i gol, ma per tutto il corollario. Corsa e prestazioni da professionista, nonostante qualunque comune mortale avrebbe avuto la pancia piena, anche a ragione

Pedro Rodriguez
Pedro Rodriguez / Alessandro Sabattini/Getty Images

EDIN DZEKO 7 - Un 2020 con le valigie in mano quello del bosniaco, che prima era ad un passo dall'Inter e poi dalla Juve. Risultato? Per un motivo o per l'altro è sempre rimasto alla Capitale, e spesso sembra anche per scelte non sue. Detto questo, è stato il capocannoniere nella scorsa stagione, ma continua a divorarsi caterve di gol: per farne uno ne deve sbagliare come minimo tre clamorosi. Ma il lavoro che fa lui per far salire la squadra non lo può fare nessun altro calciatore.

Edin Dzeko
Edin Dzeko / Alessandro Sabattini/Getty Images

BORJA MAYORAL 7- - Arrivato come vice-Dzeko, che non è esattamente nelle sue corde (è più una seconda punta), lo spagnolo sta lentamente imparando. E inoltre ci mette anche qualche gol: ne ha fatti 4, solo uno in meno del bosniaco a quota 5: Ad Mayoral

Borja Mayoral
Borja Mayoral / Paolo Bruno/Getty Images

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