Il percorso di Locatelli verso Juve-Inter e il possibile scudo protettivo
Archiviata piacevolmente la parentesi per gli impegni delle Nazionali, con l'Italia che ha staccato pur soffrendo il pass diretto per Euro 2024, è evidente che l'evento accentratore diventa immediatamente il big match tra Juventus e Inter di domenica prossima.
Si rientra in campo e si fa subito sul serio, dunque, con una sfida che vale la vetta e che presenta - tra i vari temi di avvicinamento - quello delle defezioni di casa Juventus e della nota emergenza a centrocampo per i bianconeri.
La situazione di Manuel Locatelli è apparsa delicata fin da subito, fin dall'abbandono del ritiro della Nazionale, ma non mancano indiscrezioni legate a un tentativo da parte del bianconero: Locatelli vuole esserci e il suo ruolo nella squadra di Allegri è sotto gli occhi di tutti, anche al di là del momento di emergenza.
Le terapie e lo scudo protettivo
Lo staff medico, sottolinea Tuttosport, non vuole lasciare niente di intentato per metterlo a disposizione del tecnico e per rendere Locatelli quantomeno convocabile. La dolorosa microfrattura della costola fa sì che la presenza del centrocampista resti in dubbio, il dolore però sta scemando e le terapie procedono.
Nell'arco di 48 ore Locatelli si dovrebbe sottoporre a un nuovo controllo al fine di valutare la situazione, avvicinandosi così a una decisione sulla possibilità di esserci o meno contro in nerazzurri. Al contempo in casa Juve si lavora, ed è questa la novità, a una sorta di scudo con cui Locatelli proteggerebbe la zona, andando a rendere meno dolorosi eventuali colpi e a ridurre l'ovvio impatto del timore di farsi male in partita (un freno non da poco alla vigilia di un big match).