Il percorso storico del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso
Il Bayer Leverkusen è campione di Germania per la prima volta nella sua storia. Lo è diventato dopo una cavalcata impressionante il 14 aprile 2024, con cinque turni d'anticipo, lo è nonostante il Bayern Monaco, dominatore del calcio tedesco da 11 anni consecutivi. Non si tratta del miracolo sportivo alla Leicester o alla Lille, se vogliamo lasciare la memoria ad annate recenti, nè di uno Scudetto sofferto e chiuso negli ultimi 90 minuti come quello del Milan del 2022.
È il racconto, ancora vivo, di una squadra che circa 18 mesi fa ha iniziato il suo percorso di cambiamento, rinnovandosi negli interpreti, piazzando dei punti fermi nell'undici titolare e affidando alle mani di Xabi Alonso un progetto che gli ha permesso di diventare uno degli allenatori migliori sul palcoscenico internazionale.
È la storia di una squadra che potrebbe lasciarsi andare ai festeggiamenti, restando in ogni caso nel cuore dei propri tifosi, anche se perdesse tutte le partite da qui al fischio finale della stagione. O che potrebbe continuare a non perdere chiudendo il campionato di Bundesliga senza sconfitte, provando a centrare un Tréble atipico con Europa League e DFB Pokal, grazie a vibes da invicibili che renderebbero il Bayer Leverkusen 2023-24 una delle squadre più forti di sempre.
L'arrivo di Xabi Alonso
È l'ottobre del 2022. Il Bayer di Gerardo Seoane ha perso 8 dei primi 12 incontri stagionali, uscendo al primo turno della DFB Pokal e compromettendo un passaggio del turno in Champions League in un girone sulla carta alla portata. Dalla Spagna arriva il nome del futuro, con quello scetticismo e quella speranza che accompagnano gli ex calciatori geniali che si siedono in panchina. L'uomo prescelto è ovviamente Xabi Alonso.
E la prima sfida della sua avventura a Leverkusen va così. Contro lo Schalke il Bayer esagera con un 4-0: un gol e due assist del trascinatore Moussa Diaby, la doppietta di Frimpong e il poker siglato da Paulinho. Una scossa che rappresenta il primo segnale di rinascita della squadra.
Xabi Alonso usa la sua bacchetta per curare una rosa ferita da un inizio stagionale ben sotto le aspettative, ma non è magica e non riesce a evitare la retrocessione in Europa League. Vince il derby con il Colonia e con le Die Aspirin vive per la prima volta in panchina emozioni forti nella seconda competizione della UEFA.
Contro il Monaco regala un doppio turno spettacolare nella fase dei Playoff. Perde 3-2 alla BayArena e ribalta con lo stesso risultato il ritorno allo Stade Louis II, qualificandosi agli Ottavi attraverso i calci di rigore. Si sbarazza poi del Ferencvaros nel turno successivo del Saint-Gilloise ai Quarti, e intanto recupera in Bundesliga, in cui si toglie anche la soddisfazione di battere il Bayern Monaco. La sua squadra migliora a vista d'occhio ed è contro la Roma di José Mourinho che molti tifosi italiani ne apprezzano la qualità.
L'ultima sconfitta significativa
Dopo quella dell'11 maggio 2023, il Bayer Leverkusen perderà soltanto un'altra volta, all'ultimo turno di Bundes contro il Bochum, in una gara ormai senza significato per i piazzamenti europei. L'ultima vera sconfitta della squadra oggi campione di Germania, risale circa a un anno fa, allo Stadio Olimpico, per 1-0.
Al ritorno la BayArena è infuocata e le sensazioni che lascia la squadra di Xabi Alonso per il futuro sono ottime. Mourinho ingabbia i tedeschi sullo 0-0 e festeggia la qualificazione in Finale, ma a dominare è il club del suo allievo. 16 tiri, oltre il 70% di possesso palla e circa 2 xGol creati nei 90 più recupero. Il Bayer Leverkusen in pochi mesi è diventato uno dei progetti più intriganti del panorama europeo. Si è scrollato di dosso qualsiasi onda negativa, e ha cambiato il ritmo e la qualità della sue prestazioni, perfezionando il terreno per il cammino trionfale della stagione che inizierà ad agosto.
L'estate e le novità
La conferma di Xabi Alonso è ovviamente automatica e in estate il Leverkusen saluta uno dei calciatori più forti della rosa. Moussa Diaby vola verso la Premier League, lasciando nelle casse del Bayer circa 60 milioni di euro. Non è l'unico ad andar via, ma il mercato in entrata si rivela tremendamente decisivo.
Arrivano Grimaldo a parametro zero dal Benfica, Granit Xhaka dall'Arsenal, Victor Boniface, Jonas Hoffman, Josip Stanisic, Nathan Tella, e tutti incidono, anche se in misura diversa sulla stagione che sta volgendo al termine. È un rimpasto che premia la competenza di chi ha organizzato la nuova rosa, alzando la qualità con dei calciatori che si sono rivelati non solo pronti, ma i migliori dell'intero campionato tedesco.
L'esplosione di talento
È stata irrefrenabile e invincibile, almeno finora. Come l'Arsenal di Wenger, come la Juventus di Antonio Conte. Xabi Alonso non ha ancora mai perso e ha migliorato chiunque vestisse la maglia rossonera in un'allucinazione collettiva da cui facciamo molta difficoltà a uscire. Che Granit Xhaka, a 31 anni, sia diventato uno dei migliori registi in circolazione è la realtà o è solo una fantasia passeggera? Che Jeremie Frimpong e Alejandro Grimaldo, due esterni a tutta fascia, abbiano da tempo centrato la doppia-doppia, come fossero giocatori di basket e non terzini, può essere davvero un discorso da normalizzare? Che Florian Wirtz chiuderà probabilmente la sua stagione a quota 20 gol e 20 assist diventando il gioiello più brillante di tutta la Germania a soli 21 anni era un qualcosa che potevamo aspettarci?
Da Tah a Boniface, fino ai gol last minute di Patrik Schick, alla solidità di Andrich, Palacios, Tapsoba e gli altri. Dalla stagione epica del Bayer Leverkusen si possono trarre un numero molto alto di spunti. Nelle 43 gare totali disputate finora, la squadra di Xabi Alonso non ha mai perso, vincendo in 38 occasioni e pareggiando nelle restanti 5; segnando 123 gol, con una media punti di 2.77 a partita e circa 3 reti realizzate per match. Un momento di gioia così completo è quasi impossibile da raggiungere per una squadra del campionato tedesco. Il Leverkusen ha finalmente tolto la parola Never dalla bocca di chi gli recriminava l'assenza di una Bundesliga nel suo Palmarés. Ha indossato almeno per una stagione i panni del Bayern Monaco dominando chiunque abbia incrociato sul suo percorso e regalando alla Germania e all'Europa la certezza che da ora in poi, almeno nel prossimo futuro, ci sarà un altro club da temere.