Il peso del ritorno di Federico Chiesa per la Juventus
Dopo un lunghissimo stop Federico Chiesa è finalmente tornato in campo per uno spezzone di partita tra Juve e Paris Saint-Germain. Un boato incredibile lo ha accolto al momento del suo ingresso in campo, quasi dieci mesi dopo la sua ultima apparizione in maglia bianconera. Un ritorno tanto atteso quanto importante per Allegri, visto il momento negativo della stagione, e che può dare una scossa emotiva alla squadra per chiudere al meglio questo 2022.
Sono bastati venti minuti in cui ha giocato per ricordare a tutto il mondo bianconero - se mai ce ne fosse stato bisogno - quanto fosse importante e per la squadra. Aggressivo, deciso e voglioso di riprendersi quello che la sfortuna gli ha tolto. In quei venti minuti ha corso, lottato su ogni pallone e dato la sensazione di poter creare pericoli dalle parti di Donnarumma, non pensando minimamente al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi dal 9 gennaio scorso.
Allegri recupera quindi un pezzo della sua Juve "originale" immaginata a inizio stagione. Adesso è fondamentale che il nuovo numero 7 bianconero riprenda presto il miglior stato di forma per dare nuove soluzioni alla squadra, riportando quella pericolosità e imprevedibilità smarrita dopo il suo infortunio, ma soprattutto nuove variabili tattiche. Se Allegri dovesse optare per le due punte lui potrebbe rappresentare un valido partner offensivo di uno tra Vlahovic e Milik, perché sull'esterno Kostic sta trovando continuità e al momento garantisce un buon equilibrio. Mentre a partita in corso, invece, se ci fosse necessità di recuperare, l'ex Fiorentina può essere dirottato sulla fascia lasciando il posto a due attaccanti "puri" in avanti.
Insomma, le opzioni per il futuro non mancano. Adesso la cosa più importante è che la Chiesa sia tornata finalmente al centro del villaggio.