Il profilo di Mario Mitaj: caratteristiche e costo del nuovo obiettivo della Juventus

Mario Mitaj
Mario Mitaj / Emmanuele Ciancaglini/GettyImages
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"Per me è stato il migliore in campo, in assoluto. Doveva affrontare calciatori che militano in squadre come il Tottenham e il Newcastle: nonostante ciò, ha disputato una grande gara": l'attestato di stima arriva direttamente da Sylvinho, ex giocatore - tra le altre - di Arsenal e Barcellona e che quindi sa ben riconoscere se qualcuno è abbastanza per una big. E per l'attuale commissario tecnico dell'Albania, Mario Mitaj lo è e come.

Nell'amichevole di lunedì scorso contro la Svezia, la nazionale rossonera ha perso 1-0, ma il terzino classe 2000 è riuscito a gestire senza troppi affanni Kulusevski, dimostrando ancora una volta tutta la sua solidità in fase difensiva. Una dote che, secondo Tuttosport, starebbe spingendo la Juventus a puntare su di lui per rinforzare la corsia mancina. Alcuni emissari bianconeri lo hanno già supervisionato dagli spalti del Tardini di Parma in occasione in occasione del match, anch'esso amichevole, contro il Cile. L'Albania è uscita sconfitta con un sonoro 3-0, ma anche in quell'occasione Mitaj è stato uno dei pochi a salvarsi offrendo una prestazione incoraggiante.

A giugno la Juve dirà addio ad Alex Sandro, il cui contratto in scadenza a giugno non sarà rinnovato, e si ritroverà con uno slot vuoto sull'out di sinistra. A riempirlo potrebbe essere un profilo low-cost, proprio come Mario Mitaj, che oggi gioca in Russia, con la maglia del Lokomotiv Mosca, e viene valutato tra gli 8 e i 10 milioni di euro.

Ma di che tipo di giocatore si tratta? Non abbiamo di certo a che fare con un terzino di spinta, né con un giocatore particolarmente tecnico. Mitaj ha concluso tutte le sue stagioni in carriera con 0 gol e 0 assist a referto, tranne i 6 assist messi a segno tutti nell'annata 2021-22. A renderlo però appetibile, oltre all'aspetto economico, è la duttilità: sebbene nasca come terzino sinistro tradizionale, il classe 2003 è stato anche impiegato come quarto di un centrocampo a quattro o a cinque, come centrale e addirittura come mediano davanti alla difesa con chiari compiti di interdizione.

Si tratta dunque di un giocatore il cui ingaggio comporterebbe dei costi ridotti ma che ha ancora degli ottimi margini di miglioramento. Un investimento che insomma può soltanto ripagare. In estate vedremo Mitaj all'opera da vicino dato che la sua Albania sarà nello stesso girone dell'Italia a Euro 2024. Lì però dovremo augurarci che le ottime voci sul suo conto subiscano una battuta d'arresto.


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