Il progetto del nuovo stadio (dedicato solo al calcio) del New York City
Di Marco Deiana
Quando si tratta di investimenti la holding City Football Group non bada a spese e soprattutto non pensa solamente alla sua squadra di punta: il Manchester City. Qualche settimana fa è stato presentato il nuovo centro sportivo del Palermo, costato poco più di 7 milioni di euro, cifra che fa sorridere se confrontata al prossimo investimento per un altro club del gruppo: il New York City. Dopo anni di peripezie, alla ricerca dell'area giusta, il club statunitense avrà uno stadio tutto suo, dedicato esclusivamente al calcio e porterà ad un investimento privato di circa 780 milioni di dollari.
Il consiglio comunale di New York ha approvato il progetto. L'impianto sorgerà nel quartiere di Willets Point nel Queens e avrà una capienza di 25mila posti. L'obiettivo è inaugurare lo stadio per la stagione 2027 (la MLS si gioca durante l'anno solare). Al contrario di quanto si possa pensare, ci sono voluti oltre dieci anni per arrivare al via libera definitivo.
Tutte le aree prese in considerazione per lo stadio del New York City
Abituati alle lungaggini burocratiche italiane sugli impianti, non sorprenderà più di tanto scoprire che il New York City sta cercando di ottenere un'area per la costruzione di uno stadio pensato per il calcio dal 2011, ancor prima di aver iniziato effettivamente la sua avventura in MLS - partita ufficialmente nel 2015. Con l'idea di entrare nel campionato statunitense, si pensò da subito a costruire un impianto di proprietà (o simil tale) in modo da non dover condividere lo stadio con nessun club, anche di altri sport.
La prima area pensata per la costruzione dell'impianto è stata Pier 40 nel quartiere di Manhattan, ma l'idea è stata accantonata per i voti contrari dell'opposizione comunale. Nel 2012 la MLS ha proposto l'area di Flushing Meadows-Corona Park nel quartiere del Queens, trovando ostacoli insormontabili sempre dell'opposizione: la zona scelta era uno spazio verde pubblico ma il regolamento di New York prevede che la trasformazione di un parco pubblico avvenga in cambio di un altro terreno e la creazione di un nuovo spazio verde pubblico (della stessa grandezza). Il sindaco di quel periodo, Michael Bloomberg, propose di convertire in area verde il vicino aeroporto - ormai inutilizzato - di Flushing, ma la troppa distanza tra le due aree ha fatto salto il piano.
Un anno dopo, nel 2013, viene ipotizzata la costruzione dello stadio vicino all'attuale Yankee Stadium, nel South Bronx. L'accordo sembra davvero ad un passo con un piano di investimenti da 350 milioni di dollari, ma l'avvicendamento tra il sindaco Bloomberg e de Blasio fece saltare tutto, con il nuovo primo cittadino contrario alle agevolazioni fiscali, i finanziamenti pubblici e la compravendita dei terreni messo in atto dal suo predecessore. Due anni dopo il New York City annunciò il suo abbandono al progetto in questa area.
E siamo quindi al 2015 quando spunta l'ipotesi del quartiere Inwood di Manhattan. L'idea era quella di demolire lo stadio Lawrence A. Wien per costruire un nuovo impianto da 25mila posti con un investimento di 400 milioni di dollari da utilizzare insieme ai Columbia Lions. Idea sfumata, anche questa, dopo appena un anno.
Il 2017 è l'anno dell'area del Belmont Park, ma nel mese di dicembre dello stesso anno quello spazio venne assegnato per la costruzione di un'arena per un club di hockey. Nel 2018 torna di moda il South Bronx dove si stava progettando lo sviluppo di una nuova area, dove era prevista la realizzazione di un impianto da 26mila posti, ma il club si è tirato subito indietro valutando altri siti. Nello stesso anno il New York City è stato accostato al progetto di sviluppo della East 153 Street sempre nel South Bronx, tra lo Yankee Stadium e il centro commerciale Bronx Terminal Market. Il progetto prevedeva anche la realizzazione di un parco, un hotel, un centro congressi, spazi per uffici e a appartamenti a costi accessibili. Stavolta tutto saltò per una disputa con gli Yankees su cinquemila posti auto di un garage di proprietà comunale.
La scelta dell'area e il progetto del nuovo stadio del New York City
Dopo anni di peripezie, nel 2019 viene individuata l'area nel quartiere di Willets Point nel Queens, davanti all'impianto City Field (una delle strutture utilizzate dal New York City per le gare casalinghe). Quest'area permetterebbe di condividere anche il parcheggio tra i due impianti. Nel 2022 con la vittoria delle elezioni del sindaco Eric Adams, questa ipotesi diventa sempre più realtà. Lo stesso primo cittadino conferma l'intenzione di approvare il piano per la costruzione del nuovo stadio. Promessa mantenuta.
Il consiglio comunale ha approvato il progetto da 780 milioni di dollari, tutti a carico del New York City. I contributi di denaro pubblico serviranno esclusivamente per il miglioramento delle strutture pubbliche della zona e per le agevolazioni fiscali garantite al club calcistico. Lo stadio sarà di 25 mila posti e sorgerà in un'area comunale affittata al club per 49 anni (come il nostro diritto di superficie che ha permesso la costruzione dell'Allianz Stadium di Torino e il Bluenergy Stadium di Udine). Questa scelta porterà - nel corsi del 49 anni - ad una diminuzione delle entrate fiscali di circa 500 milioni di dollari (considerando il valore attuale dell'area).
La realizzazione dello stadio del New York City fa parte di un progetto più ampio, che prende il nome di Willets Point Project. Infatti nell'area dell'impianto sorgeranno anche 2500 abitazioni a prezzi accessibili, una scuola, un hotel da 250 camere, spazi commerciali e verde pubblico. Si prevede un impatto economico nei prossimi 30 anni di almeno 6 miliardi di dollari, oltre a 1500 posti di lavoro stabili e 14mila posti di lavoro nell'edilizia.
Uno dei fiori all'occhiello di questo impianto sarà la sostenibilità. Sarà il primo stadio completamente elettrico presente a New York e nella MLS, e avrà un sistema di raccolta dell'acqua piovana da utilizzare per l'irrigazione. Per concludere, i diritti di denominazione del nuovo stadio del New York City sono già stati ceduti all'Etihad Airways che già compare nella maglia ufficiale e che dà il nome anche allo stadio del Manchester City, club madre del City Football Group.