Il rapporto con i giovani della Francia e la battuta su Thuram: le parole di Giroud
Intervista incentrata sul suo ruolo all'interno dello spogliatoio della Francia quella rilasciata da Olivier Giroud ai microfoni di RMC Sport. L'ex Milan recentemente passato ai Los Angeles FC si è infatti concentrato sul rapporto con i giovani e in particolare con Marcus Thuram, giocatore dell'Inter che con ogni probabilità raccoglierà la sua eredità nell'attacco transalpino. Non è poi mancato un commento sulle intenzioni dei Bleus in vista dell'esordio a Euro 2024.
Sul ruolo in Nazionale: "Ho un ruolo di fratello maggiore, di papà rispetto ai più piccoli ma nella mia testa sono più giovane della mia età e apprezzo anche lo stile musicale dei giovani... Sono sempre me stesso, sono qui per aiutare i più giovani; non conoscevo Bradley Barcola, per questo provo a parlargli un po', a fargli domande. È una delle cose necessarie per accogliere nuove persone".
Sulla prima gara di Euro 2024: "È importante vincerla, può metterti in una buona posizione, altrimenti sei costretto a vincere le altre due".
Sul ruolo di riserva e di titolare: "È un po' il riassunto della mia carriera, in certi periodi: quando ero con le spalle al muro, in panchina, sono sempre riuscito a rialzarmi. L'importante è restare nello stato d'animo giusto, io ho sempre la voglia di dare il mio contributo e di sfruttare lo spazio che mi darà l'allenatore. Spero di dare il massimo e godermi ogni momento".
Su Marcus Thuram: "È interista, quindi non è facile per me (ride, ndr)! È un fratellino: ricordo che ho parlato con Lilian, che ha avuto belle parole per me. Tra noi c'è rispetto reciproco, è uno dei giocatori che prenderà il mio posto davanti e io sono qui per sostenerlo. Non c'è spirito competitivo tra di noi. Dobbiamo passare il testimone, prima o poi".
Sulle condizioni di Mbappé: "Non sono preoccupato, è stato curato. Non faccio parte dello staff medico ma non è saltando uno o due allenamenti che perderà la condizione fisica. Non preoccupatevi, sarà pronto per il primo incontro. Anche Coman sta meglio, non penso sia un problema grave".
Sulla sua parentesi in Nazionale e sui trofei vinti: "Wenger mi ha detto che potevo giocare fino a tarda età. Ho sempre cercato di far valere le mie qualità , sono cresciuto tecnicamente e ora gioco in modo più maturo, mi sento migliore rispetto al 2012. Ho detto che questa sarà la mia ultima competizione con la Francia, poi volerò negli Stati Uniti. Dobbiamo avere le idee chiare: ho 38 anni, non cambia il mio modo di essere ma per me è logico che questa competizione sia l'ultima con la nazionale. Sono orgoglioso di tutto, non cambierei nulla. Sono andato oltre tutti i miei sogni, sono realizzato. Ho vinto tanto, anche un Mondiale".