Il rapporto (mai decollato) tra Adidas e Cagliari. Eye Sport nuovo sponsor tecnico?

João Pedro
João Pedro / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Arrivano sempre più conferme alle indiscrezioni lanciate da Centotrentuno, la testata giornalistica sarda, sul cambio di sponsor tecnico da parte del Cagliari. Da due stagioni la squadra rossoblù veste Adidas, ma il rapporto tra le due parti potrebbe interrompersi alla fine di questa annata.

E le anticipazioni portano ad una clamorosa partnership con Eye Sport, azienda di abbigliamento sarda nata nei primi anni 2000.

Un Cagliari legato alla propria terra, così come dimostrano i diversi sponsor commerciali presenti sulle maglie rossoblù: da Tiscali a Isola Artigianato di Sardegna (sponsor regionale) passando per Arborea e Ichnusa. Considerando solo gli sponsor di maglia del Cagliari.

Una eventuale sponsorizzazione tecnica da parte di Eye Sport completerebbe il cerchio e la maglia rossoblù diventerebbe interamente made in Sardegna.

Il rapporto mai decollato tra Cagliari e Adidas

Per festeggiare i 100 anni della storia del Cagliari, la proprietà rossoblù nell'estate 2020 decide di chiudere una partnership storica, siglando un contratto da 1,5 milioni di euro l'anno (a favore dei sardi), con Adidas.

Un salto avanti importante per il Cagliari che dopo diversi anni con sponsor tecnici nazionali, si affacciava al mondo internazionale.

Ma l'accordo tra le due parti non era di quelli Premium (per dire, come quello che lega la Juventus al brand tedesco). Infatti le maglie del Cagliari nelle stagioni 2020-21 e 2021-22 sono state realizzate - come riportato da Calcio & Finanza - con Adidas miteam, ossia il servizio di personalizzazione dell'azienda di abbigliamento tedesca.

Insomma, una partnership di livello internazionale sì ma solo sulla carta. Adidas aveva altri club - molto più importanti - da gestire in questo biennio.

Inoltre l'esordio non è stato dei più brillanti, con la presentazione della prima maglia del Cagliari per la stagione 2020-21 lontano dalla tradizione isolana. A far storcere il naso ai tifosi sono state le maniche bianche, che di fatto hanno eliminato la storicità della prima maglia a quarti rossoblù.

Charalampos Lykogiannis
La maglia Home del Cagliari 2020-21 / Enrico Locci/GettyImages

A questo possiamo aggiungere i risultati non brillantissimi in queste due stagioni. Il Cagliari lo scorso anno si è salvato per il rotto della cuffia e anche quest'anno la situazione è molto delicata e la salvezza dei sardi è appesa ad un filo.

La crescita di Eye Sport

La crescita di Eye Sport è stata graduale. Dal negozio a Quartu Sant'Elena (terza città della Sardegna, confinante con Cagliari) all'apertura di diversi store nei principali centri commerciali del Sud Sardegna e all'aeroporto di Elmas.

Nel mentre sono arrivate le partnership con diverse società sportive, prima sarde poi del resto d'Italia. Nel calcio veste società come Pro Vercelli, Casertana e Catanzaro, oltre che alcune realtà isolane come l'Olbia in Serie C e Lanusei in Serie D.

Per Eye Sport una partnership con il Cagliari rappresenterebbe un altro salto di qualità, uno step importante nella crescita del brand. Soprattutto per la società isolana ci sarebbe la sicurezza del massimo supporto e della massima creatività messa a disposizione del brand sardo per vestire la squadra che rappresenta un'intera isola.


Ad oggi sono solo indiscrezioni, anche se le voci iniziano ad essere sempre più pressanti. Ora la società è focalizzata sul campionato e sul raggiungimento dell'obiettivo salvezza. Solo a fine stagione si scoprirà qualcosa in più.


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