Il Real Madrid di Ancelotti insegue un altro record

Atletico Madrid v Real Madrid - La Liga Santander
Atletico Madrid v Real Madrid - La Liga Santander / Soccrates Images/GettyImages
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Le perfezione nel calcio non esis.. O forse sì? Se lo stanno chiedendo a Madrid, dopo un inizio e un finale di stagione che di normale ha ben poco. Questo Real è insaziabile, dopo aver trionfato in Champions League, ha vinto ogni partita della stagione 2022-23 e aspira a battere dei record che hanno più di 50 anni di storia.

Eintracht Francoforte, Almeria, Celta Vigo, Espanyol, Real Betis, Celtic, Mallorca, Lipsia e Atletico Madrid. 9 su 9 come nelle stagioni 1961-62, con Di Stefano, Gento e Puskas, e 1968-69, con il capocannoniere Amancio, Velazquez e ancora Gento. Il record in entrambe le occasioni è stato di 11 vittorie consecutive: nel 1961 fu il Real Oviedo a fermare i blancos, nel 1968 invece il Rapid Vienna (che eliminò addirittura il Real dall'Europa).

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FOOTBALL-SPAIN-TEAM-SPORT / -/GettyImages

50 anni dopo non è cambiato molto, il Real domina ancora la scena del calcio spagnolo ed europeo, ha appena scritto una delle pagine più indimenticabili della storia blanca, chiudendo un ciclo e aprendone un altro con calciatori forti, giovani e pronti a imporsi per la prossima decade come Vinicius, Militao, Tchouameni, Valverde o Rodrygo.

Non sembra ci sia un qualche segreto in un Real che funziona così bene. L'equilibrio di Ancelotti, l'intelligenza dei veterani e l'esuberanza dei giovani si sono mescolate perfettamente creando una squadra raramente disunita, sempre imprevedibile in fase offensiva (anche senza Karim Benzema) e solida in fase difensiva.

Eder Militao, David Alaba
Atletico de Madrid v Real Madrid CF - LaLiga Santander / Denis Doyle/GettyImages

Una squadra che sa dominare e soffrire, che spesso cambia volto e che è cinica. Prima o poi però, nel calcio, ogni sequenza si interrompe; appare infatti impensabile che il Real Madrid riesca a vincere i 12 incontri che lo aspettano in poco più di un mese (dal 2 ottobre al 9 novembre), ma al momento l'undici titolare non sembra avere alcun difetto.

L'unica nota negativa, la partenza di un insostituibile come Casemiro, sembra essere stata risolta da un Aurelien Tchouameni in grande spolvero, che si è subito calato nell'universo dei blancos, attirando su di se la responsabilità di filtro in mediana ed essendo determinante anche nella metà campo avversaria per concludere le azioni offensive. Come in occasione di questo assist per Rodrygo nel derby di Madrid.

Karim Benzema è quasi pronto al rientro e uno tra Rodrygo e Kroos o Modric dovrà accomodarsi in panchina (perché un Valverde così non si può tenere fuori dai titolari). Il calendario non solo permette di eguagliare il record, ma anche di superarlo e renderlo imbattibile. I blancos torneranno in campo il 2 ottobre al Bernabeu contro un Osasuna da non sottovalutare; poi lo Shakhtar in casa in Champions League per chiudere il discorso primo posto nel girone e il Getafe in trasferta per scrivere la storia.

Ancora lo Shakhtar lontano da casa prima del Clasico al Bernabeu contro il Barcellona. Ottobre sarà un mese intenso per tutte, blancos compresi, ma per la squadra di Ancelotti non c'era una maniera migliore di arrivare alla sosta. Un trofeo, nessuna sbavatura senza l'attaccante più forte del momento, 9 vittorie su 9 e un record da battere. Chi fermerà questo Real Madrid?