Il ritorno di Nicolò Zaniolo in Serie A: dove eravamo rimasti?

Il fantasista mancino vestirà la maglia dell'Atalanta.
Aston Villa v Lille OSC: Quarter-final First Leg - UEFA Europa Conference League 2023/24
Aston Villa v Lille OSC: Quarter-final First Leg - UEFA Europa Conference League 2023/24 / James Baylis - AMA/GettyImages
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Sta tornando. Dopo un'esperienza all'estero durata al contempo sia meno che più del previsto, dopo i diversi occhiolini alla Juventus e dopo le frecciatine sulla volontà di esibirsi nei campi di Serie A. L'Atalanta, come riportato da Fabrizio Romano, pagherà 6 milioni di prestito oneroso al Galatasaray (salario compreso) per poi avere un diritto di riscatto di 14.5 a fine stagione, che potrebbe trasformarsi in obbligo al verificarsi di alcune condizioni.

Le visite mediche e, a breve, un'ufficialità che esalta il mercato atalantino, già molto attivo dopo l'arrivo di Ben Godfrey dall'Everton. Cosa ci siamo persi di Nicolò Zaniolo? Come sono andati i 17 mesi fuori dall'Italia? E quali sono gli ultimi ricordi che conserviamo di lui?

Zaniolo all'estero

Galatasaray e Aston Villa, Istanbul e Birmingham. Due livelli, due club e due città molto diverse tra loro. Nella prima il fantasista italiano ha trascorso 5 mesi, nell'altra i restanti 12. In totale, lontano dal nostro paese, ha collezionato 51 partite, di cui soltanto 17 da titolare; ha segnato 8 gol e rimediato 13 cartellini gialli e uno rosso.

Nicolo Zaniolo
Galatasaray v Fenerbahce - Super Lig / Ahmad Mora/GettyImages

Al di là delle statistiche, che raccontano della poca centralità in entrambe le squadre, Zaniolo non è mai riuscito a incidere in maniera determinante per guadagnarsi un posto nelle formazioni titolari. Se in Turchia si può far riferimento a problemi extracalcistici, riguardanti la volontà di affermarsi subito in un campionato più prestigioso, l'Aston Villa di Unai Emery, capace di centrare un piazzamento nella prossima Champions League, si è rivelato troppo per il fantasista italiano. Per la terza volta in un anno e mezzo, dovrà presentarsi a nuovi tifosi, il cui entusiasmo è ovviamente frenato dai tanti cambiamenti in carriera e da un livello ridimensionato rispetto a qualche stagione fa.

L'ultimo Zaniolo in Italia

Se pensiamo a una partita ottima di Nicolò Zaniolo con la maglia giallorossa (che sia post secondo infortunio), ricordiamo proprio un Atalanta-Roma 1-4, datato 18 dicembre 2021. Un colpo di tacco condito dall'assist per il vantaggio istantaneo di Tammy Abraham, un colpo di tacco per propiziare il suo raddoppio fulminante.

Nella stagione 2021-22 gli acuti di Nicolò Zaniolo sono stati davvero pochi, ma hanno pesato in modo prepotente sulla stagione giallorossa. Questa prestazione in casa della Dea, la clamorosa tripletta all'Olimpico nella notte di Roma-Bodo e soprattutto quella Finale di Tirana contro il Feyenoord capace di portare un trofeo indelebile ai romanisti e di cambiare l'esito di un'annata nel complesso negativa a livello individuale.

Quando qualche mese dopo Mourinho e la Roma si preparano nelle amichevoli estive con una struttura offensiva che prevede insieme Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham (29 gol nella sua prima annata), le aspettative sono molto alte e nessuno immagina il crollo prestazionale che prenderà il sopravvento sul 22. Qualche mal di pancia, il nervosismo costante e l'incapacità di incidere nel nuovo assetto del tecnico portoghese, che lo trasferirà spesso sulla fascia sinistra, e con il quale riuscirà a segnare un solo gol nei primi sei mesi della stagione 2022-23. Verso fine anno il rapporto si incrina in modo insanabile e le strade di Zaniolo e della Roma si separano in un clima davvero teso con Tiago Pinto.

Zaniolo che verrà

Ora la sensazione è che non ci fosse soluzione migliore, almeno sulla carta. L'Atalanta di Gian Piero Gasperini, che tra le altre cose è Campione dell'Europa League in carica e parteciperà alla prossima Champions dopo aver centrato anche tale piazzamento dalla Serie A, è il luogo dove i fantasisti senza ruolo conoscono la propria identità per esplodere tutto il loro talento.

Anche a 25 anni, compiuti un paio di giornin fa, è rimasta quella convinzione che il talento di Nicolò Zaniolo non sia ancora del tutto esploso, che le sue potenzialità siano rimaste inespresse, incastrate fra troppi eventi negativi che ne hanno condizionato la carriera. Dalla duplice rottura del legamento crociato, che ha inciso in maniera tremenda sulla sua evoluzione portando a una trasformazione del suo fisco, fino a quell'etichetta di Bad Boy, che si attacca in qualche giorno e servono anni per scollare.

Nicolo Zaniolo
Ecuador v Italy - International Friendly / Claudio Villa/GettyImages

Quanto talento, quanta voglia di spaccare il mondo, restino in Nicolò Zaniolo lo dimostrano lo sue espressioni facciali, la grinta che lo caraterizza come calciatore, quei colpi e quegli strappi improvvisi che riescono a pochi. Quanto talento riuscirà ad esprimere realmente sarà ora un lavoro con cui dovrà confrontarsi Gian Piero Gasperini, che di recuperi fenomenali è sicuramente il maggior esperto in Italia.