Il talento di Tommaso Baldanzi attraverso i suoi gol
Da Empoli a Roma: dalla realtà in cui di fatto è cresciuto, fino ad arrivare in Serie A, alla prima esperienza in una big, con la maglia giallorossa e con Paulo Dybala (notoriamente uno dei suoi modelli) a fargli da chioccia. Baldanzi ha saputo fin qui prendersi spesso il ruolo del protagonista, nonostante la giovane età, lo ha fatto anche su campi prestigiosi: una rete a San Siro a inizio 2023, mettendo il timbro sulla vittoria dell'Empoli in casa dell'Inter, e il gol del pari all'Allianz contro la Juventus più di recente. Gol che hanno contribuito ad accendere i riflettori sul suo talento.
Nato a Poggibonsi, muove i suoi primi passi nella scuola calcio del Castiglion Fiorentino, poi, a 8 anni, lo sceglie l'Empoli. Compie tutta la trafila nelle giovanili dell'Academy azzurra e, nella stagione 2020-21 riesce a conquistare il secondo titolo Primavera della storia del club toscano. Lo vince da assoluto protagonista con 16 gol e 12 assist stagionali, tra cui una doppietta e un assist per Asllani in finale contro l'Inter.
Contro il luogo comune che il giovane calciatore debba essere necessariamente preservato e tutelato, il trequartista mancino ha sempre lasciato sensazioni totalmente opposte. Sembra, insomma, vada lanciato nella mischia anche in gare difficili per esaltarsi e risultare decisivo. Un input sicuramente interessante per immaginarne l'impatto in una big del nostro calcio.
Già, decisivo, perché la rete che segnò a San Siro non era la prima in Serie A, bensì la quarta nella scorsa stagione. Baldanzi peraltro, lo scorso anno, dimostrò di saper ottimizzare al meglio i minuti a disposizione, risultando (dopo il gol all'Inter) uno dei giovani più prolifici a livello europeo nel 2022/23.
Le sensazioni lasciate nella scorsa stagione, confermate peraltro da riscontri statistici incoraggianti a livello di gol per tiri effettuati e percentuali di tiri finiti nello specchio, ci hanno consentito di intuire il livello raggiunto e le potenzialità del giovane trequartista che ha portato punti pesanti per la salvezza della sua ormai ex squadra.
Partiamo dalla prima rete, segnata al Castellani contro il Verona dopo 26 minuti nella sua seconda presenze da titolare. Sponda forte di Lammers controllata con un movimento istintivo per non far scappare la sfera e bolide mancino da fuori area che Montipò non trattiene, un punto per l'Empoli che subirà il pareggio di Kallon.
Si fa male 10 minuti più tardi e il secondo sigillo arriva due mesi dopo, sempre al Castellani, contro il Sassuolo dell'ex allenatore Alessio Dionisi, che l'aveva lanciato tra i professionisti ancora minorenne, in Coppa Italia. La rete questa volta vale tre punti fondamentali che muovono la classifica dei toscani. Palla in profondità di Luperto per Satriano, Baldanzi non è in ritardo, ma sembra corricchiare appositamente nell'attesa di occupare lo spazio giusto al momento opportuno. La palla tagliata dietro arriva, il trequartista scatta, stoppa in corsa con il destro e, senza frenarla, manda con il mancino alle spalle di Consigli con un tiro da calcetto, intelligente e letale.
Arriva la continuità, l'ex tecnico empolese Paolo Zanetti parla così di lui in conferenza stampa: "Credo tantissimo in Baldanzi, ho una fiducia infinita in lui. Lo ritengo un potenziale campione. Questo segnale lo voglio dare anche ad altri ragazzi che sono in crescita, come ad esempio Fazzini. Al di là del sistema, Baldanzi è per noi determinante. Ha certe caratteristiche fisiche ed è un giocatore specifico, l'unico trequartista puro che abbiamo".
La terza rete gela la Dacia Arena di Udine dopo poco più di due minuti, ed è la prima con il destro. È il 2023 e a Empoli è tornato Caputo, un attaccante tecnico con cui Baldanzi si trova subito. Sponda della punta, rasoterra filtrante in profondità del 35 che potrebbe mandarlo a tu per tu con Silvestri, ma risulta lento. Caputo controlla ed è costretto ad allargarsi, sente il compagno al centro dell'area: inserimento perfetto, stop mancino e diagonale istantaneo con il piede debole. La porta non la guarda nemmeno, non c'è bisogno, e il pallone entra lo stesso grazie alla sua incredibile velocità di esecuzione.
La quarta arriva a San Siro. In una vittoria prestigiosa che porta a 8 (su 12) i punti conquistati dall'Empoli dalla ripresa della Serie A. Forse non è la conclusione più bella, ma esalta alcune delle caratteristiche di Baldanzi. Su tutte, la capacità istintiva di cercare lo spazio libero per ricevere. Si vede all'inizio, quando si abbassa per venire a prendere lo scarico e soprattutto prima della potente conclusione (con Onana complice), in cui rallenta senza che Calhanoglu se ne accorga, e si stacca dalla marcatura liberando di qualche metro lo spazio attorno a sé.
La frequenza di passo palla al piede e la capacità di far esplodere il mancino, quando serve. Le statistiche della scorsa stagione, al di là di un gol a San Siro che poi è rimasto l'ultimo nel 2022/23, ci hanno consegnato il profilo di un giocatore che non va spesso al tiro ma che - quando lo fa - centra quasi sempre la porta, a dimostrazione della correttezza delle scelte (oltre che naturalmente dal valore tecnico). Ci sono ancora tanti aspetti in cui deve migliorare per essere uno dei più bravi, ma, a 20 anni, il suo livello è già molto alto.
Si ispira a diversi trequartisti tra cui, come detto, il suo nuovo compagno di squadra Paulo Dybala, mancino e un po' più alto di lui. Da piccolo tifava il Milan, ha dichiarato a Sky, e all'Inter ha già fatto male due volte, in finale di Campionato Primavera e in Serie A. Dazn nel video del gol di Tommaso Baldanzi a San Siro scriveva in maniera retorica "talenti ne abbiamo?". Sì, ce ne sono diversi e il nuovo giocatore della Roma è senz'altro tra i migliori della sua generazione.