In Procura arriva un esposto contro l'iscrizione dell'Inter alla Serie A 2023-24
Non c'è proprio pace per Steven Zhang e per l'Inter. In una stagione che vede la squadra nerazzurra ad un passo dalla seconda stella, il presidente nerazzurro si ritrova davanti a due fuochi. Uno ormai noto, relativo al rifinanziamento del debito da oltre 300 milioni di euro con il fondo statunitense Oaktree (secondo i media nazionali italiani ci sarebbe un riavvicinamento tra le parti), e uno meno noto, relativo all'esposto inoltrato alle Procure di Roma e Milano, alla Covisoc e alla Procura Federale da parte della Fondazione Jdentità Bianconera (organizzazione no profit formata da una ventina di avvocati, non legata direttamente alla Juventus) sulla regolarità dell'iscrizione dell'Inter al campionato.
L'Inter poteva iscriversi al campionato questa stagione? Questa è la domanda arrivata alle Procure e alla Covisoc, con allegato un documento di circa 60 pagine che attesta - secondo la Fondazione Jdentità Bianconera - la presunta irregolarità dell'iscrizione del club nerazzurra alla Serie A 2023-24. Accuse gravissime, che potrebbero portare - se confermate - anche alla retrocessione della squadra in Serie B. Qual è l'accusa principale? Va fatta una premessa. Per iscriversi al campionato serve un garante che, appunto, garantisca la continuità aziendale e che possa onorare gli impegni economici del club negli anni. La garanzia dell'Inter sarebbe una lettera di patronage di Grand Towe S.a.r.l., azienda con sede in Lussemburgo. Si tratta di fatto di una lettera rilasciata a una banca da una persona fisica (che sostituisce la fideiussione) che deve firmarla e deve essere una persona credibile.
Nell'esposto della Fondazione Jdentità Bianconera spunta fuori che Grand Tower è un'azienda che non ha mai presentato bilanci e questo "suscita forti perplessità sulle effettive capacità dell'azienda di fornire le adeguate coperture finanziarie all'Inter". I revisori hanno il dovere di controllare la capacità finanziaria del garante a prescindere dalle dichiarazioni della persona fisica.
A questo punto le Procure di Roma e Milano, la Covisoc e la Procura FIGC dovranno valutare se ci sono elementi per approfondire la situazione oppure se archiviare il tutto.