Inchiesta Juventus, Cristiano Ronaldo pretende i 20 milioni: arriva la mossa legale
Nell'inchiesta legata alla Juventus entra in gioco anche Cristiano Ronaldo. Come riferisce oggi La Gazzetta dello Sport, il portoghese ora pretende i famosi 19,9 milioni di euro che secondo lui ancora gli spettano dal club bianconero. CR7 si è affidato a un avvocato di fiducia per richiedere gli atti del procedimento penale in cui spiccano dettagli sulle manovre stipendi che nel 2020 e nel 2021 hanno differito i pagamenti di alcune mensilità ai calciatori juventini.
Il portoghese e i suoi legali potranno così leggere tutte le intercettazioni e le deposizioni contenute nell’indagine. Comprese quelle in cui si parla della famosa “carta”, che poi in realtà - precisa la rosea - sono tre: si tratta delle “side letter” a garanzia del credito dei giocatori nei confronti della società, sequestrate poi dagli inquirenti nello studio dell’avvocato Federico Restano nello scorso marzo.
La Gazzetta ricostruisce poi così la vicenda. "Nel 2020 e nel 2021, a fronte della crisi economica causata dalla pandemia, la Juve raggiunge un accordo (nel primo caso collettivo, nel secondo individuale e non con tutti) per rinviare il pagamento di alcune mensilità ai propri calciatori, che a tutela firmano delle carte per essere sicuri di avere i propri soldi anche in caso di cessione. Sono le due manovre stipendi. Alla seconda non aderiscono tutti, ma in 17. Dalle deposizioni e dalle intercettazioni emerge come Paulo Dybala si faccia convincere per «avere migliori prospettive sul rinnovo» che non arriverà mai. Mentre Bonucci e Cuadrado firmano nonostante la contrarietà del loro procuratore, Alessandro Lucci, e del legale Paolo Rodella «perché le lettere private potrebbero non avere valore legale»".
Ma non è tutto perché ogni calciatore, Ronaldo compreso, ci sono tre documenti depositati nello studio di Restano, ma non presso Lega di Serie A o la Figc: si tratta di una lettera accompagnatoria, con cui il club si impegnava a «consegnare entro il 31 luglio 2021 l’accordo premio integrativo ritrascritto su moduli federali». Oltre all’accordo integrativo, spiccava anche un bonus per il 2021-22 e 2022-23 subordinato alla permanenza alla Juve e la scrittura integrativa, con cui la società s’impegnava a versare il bonus anche in caso di addio sotto forma di «incentivo all’esodo».