Inchiesta Prisma: spuntano le intercettazioni di Cherubini e il Whatsapp di Chiellini

Federico Cherubini
Federico Cherubini / SOPA Images/GettyImages
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Fortuna che... alla luce delle recenti visite ci siamo fermati”. Sono queste le parole del direttore sportivo della Juventus Federico Cherubini a riferisce a Stefano Bertola, ai tempi direttore finanziario e dirigente dei bianconeri preposto alla redazione di documenti contabili societari. Il dialogo fa parte di alcune intercettazioni della guardia di finanza riportate oggi dal Corriere della Sera e risalenti al 22 luglio 2021, dieci giorni dopo l’inizio dell’ispezione della Consob sulle plusvalenze della Juve.

“L’intercettazione ambientale e gli accertamenti dei militari del nucleo di polizia economico finanziaria delle Fiamme gialle ricostruiranno poi l’intero contesto: nel dialogo — si sostiene negli atti — Cherubini dice che bisogna smetterla di fare le plusvalenze così perché, dopo l’addio di Marotta, Paratici non ha più avuto un cappello finanziario che lo potesse fermare. Morale: il ds avrebbe sempre detto all’allora capo dell’area tecnica, che era necessario cambiare strategia, perché il loro lavoro era quello di scovare talenti, valorizzarli e poi venderli, facendo plusvalenze sane. Insomma, se loro avessero fatto plusvalenze sane in casa non ne sarebbero più state fatte di artificiali. Come, si deduce, erano invece state quelle contabilizzate nelle stagioni precedenti”, aggiunge il Corsera nel sui pezzo.

Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini / Nicolò Campo/GettyImages

L’altro filone dell’inchiesta è quello che riguarda il taglio agli stipendi nel periodo del Covid, una mossa che secondo il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello rientrerebbe in una strategia delinquenziale. E anche qui emergono particolari sulle trattative tra club e giocatori. "Come quando Chiellini, da capitano, disse ai compagni di stare tranquilli: l’indomani sarebbe uscito un comunicato diverso da quello che è stato pattuito, non parlatene con la stampa. L’annunciata rinuncia a 4 mensilità si ridusse a una. Poi ci sono i quasi 20 milioni di euro che — per la Procura — la società ancora dovrebbe a Ronaldo e che non sarebbero mai stati registrati a bilancio” aggiunge il quotidiano, parlando poi di prova del raggiro in una chat dei calciatori su Whatsapp: "Ragazzi state tranquilli, vado dal presidente e firmo una scrittura a garanzia" avrebbe rassicurato il 28 marzo 2020 Chiellini, avvertendo i compagni che però sarebbe poi uscito un comunicato stampa «diverso» da quanto pattuito, per «questioni di Borsa». Invitandoli anche «a non parlarne» con i giornalisti. I