Incontenibile Haaland

Erling Haaland
Erling Haaland / Michael Regan/GettyImages
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Erling Haaland sta distruggendo la Premier League. Che fosse un finalizzatore spietato lo avevamo capito dalle prestazioni con il Salisburgo e, soprattutto, dagli anni a Dortmund. Che riuscisse a migliorare ancora le sue statistiche nel club più forte d'Inghilterra dal primo giorno è sicuramente una sorpresa.

Facciamo dal "Giorno 2", perché il primo incontro ufficiale della sua stagione è stato il Community Shield perso per 3-1 contro il Liverpool di Klopp. Risultato ingannevole. Da quel momento i reds sono entrati in una crisi che non è ancora terminata e Darwin Nuñez, paragonato forse troppo presto ad Haaland, ha conosciuto le prime difficoltà del campionato inglese.

Il norvegese invece non è sbocciato dopo un periodo di evoluzione, ma si è abbattuto come un uragano su qualunque avversario incontrasse sul suo percorso. 14 gol in 8 di Premier League, che diventano 17 in 10 se aggiungiamo le due di Champions; ha già raggiunto numeri soddisfacenti per un qualsiasi attaccante alla prima stagione con la nuova squadra.

In campionato segna un gol ogni 47 minuti e nell'esibizione nel derby contro il Manchester United ha addirittura fornito due assist per il compagno Phil Foden. Ha messo a segno la terza tripletta consecutiva in gare casalinghe (nessuno ci era mai riuscito nella storia della Premier League), tripletta che gli consente di raddoppiare la reti di Kane (7), al secondo posto nella classifica marcatori.

Come si affronta questa novità? Il buonsenso ci suggerisce costantemente di pensare che il norvegese si fermerà prima o poi, che non può mantenere questi ritmi per tutto l'anno. Ma non è vero buonsenso, è semplicemente l'abitudine. Guardando al di fuori della nostra Serie A e anche della Premier League, non serve andare così indietro nel tempo per trovare i 50 gol di Leo Messi in un campionato di Liga, i 46 sempre dell'argentino e di Cristiano Ronaldo in un'altra stagione, i 41 di Lewandowski poco più di un anni fa.

Non si tratta di paragonare calciatori difficilmente paragonabili per caratteristiche, ma di accettare che Haaland sia un professionista insaziabile del gol e possa viaggiare a questi ritmi e chiudere a quelle cifre.

Per i campioni è possibile farlo e il norvegese, a ottobre del 2022, ha dimostato di esserlo. Per calciatori così, animali del gol, i periodi di grazia possono durare anche anni (basti vedere l'evoluzione delle carriere di Karim Benzema e Robert Lewandowski). Basti vedere anche l'evoluzione della carriera di Erling Haaland che a 22 anni ha segnato già più di 170 gol e riporta le seguenti statistiche: 20 in 50 con il Molde, 29 in 27 con il Salisburgo, 86 in 89 con il Borussia Dortmund, 17 in 11 con il Manchester City e 21 in 23 con la Norvegia.

FBL-FRIENDLY-NOR-ARM-TRAINING
FBL-FRIENDLY-NOR-ARM-TRAINING / JAVAD PARSA/GettyImages

Dati che evidenziano un senso del gol innato, un'abilità nell'adattarsi fuori dal comune e una media che non si abbassa (anzi migliora) quando si alza il livello. Nell'intervista post partita con Phil Foden ha sorriso e risposto impulsivamente "Not bad" nell'incipit del commento sulla prestazione, quasi una tripletta nel derby di Manchester fosse prassi per il norvegese che con Guardiola può davvero prendersi tutto.

A posteriori fanno sorridere le teorie sulla difficoltà d'adattamento in un calcio avanzato, costruito e "difficile" come quello di Pep Guardiola. Se non si adatta uno dei calciatori più forti al mondo chi dovrebbe farlo? Ma, soprattutto, come ci si relaziona sull'unica nota negativa del City negli ultimi anni, ovvero la mancanza di un finalizzatore? È arrivato il migliore sulla piazza e funziona.

Haaland e il papà hanno rivelato di aver pazientato nella scelta della squadra dopo il Borussia e aver deciso per il Manchester City perché era l'opzione migliore per la crescita e il modo di giocare di Erling. A qualche mese di distanza possiamo dire che la scelta si è rivelata senza alcun dubbio la migliore. Haaland ha trovato una squadra e degli interpreti, De Bruyne su tutti, che amano cercarlo e servirlo all'interno dell'area di rigore, suo terreno da caccia all'interno del quale corre senza palla molto più dei suoi avversari.

De Bruyne ha realizzato già 10 assist in questa stagione, di cui 5 direttamente all'attaccante norvegese. Si è creata una connessione speciale che, salvo incredibili sorprese, li farà primeggiare nelle rispettive classifiche di specialità. Sono passati soltanto due mesi e i numeri ci ingannano come se fossimo quasi a fine stagione. È l'effetto Haaland, che allontana la logica da calcio e permette ai citizens di sognare in grande a settembre appena concluso.