Inghilterra in extremis, poker Spagna: cosa è successo oggi a Euro 2024

  • Bellingham e Kane prendono per mano i Tre Leoni ed eliminano la Slovacchia
  • Le Furie Rosse mettono fine al sogno della Georgia
Inghilterra-Slovacchia
Inghilterra-Slovacchia / Ian MacNicol/GettyImages
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Prosegue il programma degli ottavi di finale di Euro 2024. Anche oggi sono state due le gare ad andare in scena in terra tedesca: alle 18 è scesa in campo l'Inghilterra per affrontare la Slovacchia di Francesco Calzona, mentre alle 21 è stato il turno della Spagna, impegnata con la Georgia di Kvaratskhelia. A passare il turno sono stati i Tre Leoni e le Furie Rosse ma entrambe l'hanno spuntata con una vittoria in rimonta. Vediamo com'è andata.

Inghilterra-Slovacchia 2-1 (d.t.s.)

Jude Bellingham, Harry Kane
Jude Bellingham, Harry Kane / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Ci pensano le stelle Bellingham e Kane a prendere per mano l'Inghilterra evitandole una eliminazione che avrebbe avuto del clamoroso. A Gelsenkirchen i Tre Leoni vanno sotto contro la Slovacchia, trascinata ancora una volta dal solito Schranz. Al 94' il risultato sembra ormai appurato, ma è proprio nei momenti di difficoltà che i fenomeni fanno la differenza. Su un calcio d'angolo Bellingham si coordina trovando il pareggio con una rovesciata incredibile - probabilmente il più bel gol dell'Europeo - ma soprattutto prorogando la sfida ai supplementari, dove Kane segna la del sorpasso alla primissima occasione. Inghilterra che passa il turno con un enorme brivido e vola ai quarti, dove affronterà la Svizzera.

Spagna-Georgia 4-1

Believe, recita uno striscione al centro della curva che ospita i tifosi georgiani al RheinEneregieStadion di Colonia. Crederci sempre. Del resto sono fatti così i georgiani. A raccontarlo è stato proprio Khvicha Kvaratskhelia, che in una lettera scritta assieme a The Players’ Tribune prima dell’inizio di Euro 2024, ha spiegato come il suo popolo pensi che grazie all’amore possa accadere l’impossibile.

A confermarlo c’è quanto abbiamo visto in queste settimane in Germania: trasporto, sorrisi e bandiere. La voglia di mostrare la propria cultura al resto del mondo attraverso il calcio. “Per noi già essere qui è motivo di grande orgoglio e comunque vada saremo per sempre orgogliosi dei nostri ragazzi”, ci racconta un tifoso che incontriamo insieme ai suoi amici nella piazza principale di Colonia. Il viaggio e non la meta, senza preoccuparsi troppo di ciò che accadrà, ma con la consapevolezza che ogni momento vissuto qui in Germania rappresenti per la Georgia un frammento di storia calcistica e non che rimarrà indelebile.

Dal giorno dell’esordio a Dortmund contro la Turchia fino a Colonia intonando il coro per Giorgi Chakvetadze sulle note di Paparazzi di Lady Gaga e portando a spasso per la Germania le maglie di Kvaratskhelia e Mamardashvili.

Crederci sempre, anche contro i giganti, sono fatti così i georgiani. Parola di Kvara.

Fabian Ruiz, Giorgi Mamardashvili (
Spagna - Georgia / Marvin Ibo Guengoer - GES Sportfoto/GettyImages

In effetti la Georgia non solo ci crede, ma mette anche in seria difficoltà la Spagna portandosi in vantaggio nel primo tempo grazie al goffo autogol di Le Normand. La Roja mette le tende nella metà campo avversaria, mentre i crociati si difendono a oltranza provando a ripartire con le sgroppate di un Kvarastkhelia in serata di grazia. Nella ripresa ci pensa il colpo di biliardo di Rodri a rimettere il discorso in parità. Poco più tardi lo stesso Kvara tenta il gol dell'anno con un tiro da centrocampo che per poco non beffa Unai Simon, poi però le Furie Rosse prendono il controllo della situazione e il colpo di testa di Fabian completa la rimonta. La difesa della Georgia si sfilaccia, il talento della Spagna viene ulteriormente fuori. A un quarto d'ora dal termine Nico Williams si invola in solitaria, si libera dell'avversario con un dribbling e insacca il pallone sotto la traversa. Il poker lo cala Olmo con un gran gol di sinistro da fuori area dopo un controllo da fuoriclasse. Furie Rosse che ai quarti affronteranno la Germania padrona di casa in una gara che potrebbe già essere una finale.