Insostenibile ma destinato a rimanere: lo strano destino di Pogba alla Juve
Situazione a dir poco paradossale quella di Paul Pogba alla Juventus, quando siamo ormai arrivati verso il tramonto di una stagione nata male e finita persino peggio per il francese, di ritorno in bianconero ma - di fatto - impossibilitato a scendere in campo se non per rari spezzoni di partita dall'inizio del campionato a oggi.
L'ultimo infortunio rappresenta solo uno dei tanti intoppi che hanno costellato questa nuova avventura torinese di Pogba, la stagione del francese è da ritenere a tutti gli effetti conclusa: difficile immaginarlo in campo da qui a fine campionato considerando 20 giorni per recuperare dallo stiramento e la necessità di mantenere tutta la cautela del caso (dati i precedenti).
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sul doppio volto del binomio Pogba-Juventus: nonostante un'annata disastrosa, con soli 161 minuti in campo, il destino del centrocampista resta legato ai bianconeri e non ci sono dunque margini per immaginare qualcosa di diverso.
L'operazione fallimentare, come testimoniato dai 65mila euro per ogni minuto in campo costati alla Juve, trova come contraltare un contratto ancora lungo e l'impossibilità di trovare soluzioni gradite al giocatore (diverse dalla permanenza, senza alcun abbassamento d'ingaggio in vista).
Gli 8 milioni a stagione rendono Pogba il calciatore più pagato della rosa bianconera: la missione 2023/24 è già iniziata, con l'auspicio di rendere finalmente coerente la spesa col rendimento di un calciatore totalmente da recuperare. Durante l'estate, come suggerito anche dal Prof. Tencone, Pogba potrebbe portare avanti un programma di recupero specifico nell'ottica di limitare i danni e di non ritrovarsi di nuovo in questa situazione.