Godin: "Io via dall'Inter? Chiedete a Conte". Poi il retroscena sulla lite con Ibrahimovic
In Sardegna, con la maglia del Cagliari, Diego Godin ha ritrovato un posto da titolare. Ma anche l'importanza nel progetto che gli era stata garantita dall'Inter due stagioni fa, quando i nerazzurri lo convinsero a lasciare l'Atletico Madrid per guidare la difesa di Antonio Conte. Proprio lo stesso tecnico che poi, al contrario, lo ha relegato in panchina lanciando il giovane Alessandro Bastoni.
E in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport il 36enne difensore uruguaiano ha parlato del (difficile) momento del suo Cagliari, oltre che dell'addio all'Inter: "All'andata abbiamo fatto pochi punti, le sconfitte fanno perdere la fiducia. Non credo sia colpa di Eusebio Di Francesco, che mi ha voluto qui ed è un allenatore che sa davvero tanto di calcio. Semplici è semplice e vicino a noi, che lavoriamo solo per salvarci dando il massimo. Sei mesi fa Pepe Herrera me lo diceva: 'Tu devi andare là, è il posto per te, gli uruguaiani li amano'. Ho fatto due anni di contratto e se ci salviamo vorrei onorarli - ha spiegato Godin -. Poi vorrei un figlio. Intanto voglio dare di più. Ho faticato all’inizio. All’Inter ero in una situazione non semplice, poi il trasloco, quindi nazionale, Covid e un fastidio al polpaccio. Ora mi sento proprio bene. Il mio futuro? Per ora gioco. Resterò nel calcio e potrei dire dappertutto. Mi vedo in tanti ruoli".
Sull'esperienza nerazzurra: "All'Inter ci è mancato solo vincere. Se ci pensa, siamo arrivati secondi in Serie A e in finale di Europa League. A un passo da una stagione storica, l'Inter non giocava una finale europea da 10 anni. Cosa non ha funzionato per me? Questo dovrebbe chiederlo a Conte, Marotta, Ausilio. È stata una scelta dell'allenatore. Avevo fatto tre anni di contratto. Nainggolan? voleva ancora sentirsi protagonista, a tutti piace giocare. È arrivato a Cagliari che non giocava da sei mesi, ha avuto il Covid. Non è facile. Ora si sta riprendendo". La chiosa di Godin è sul battibecco con Ibrahimovic: "La lite con Ibrahimovic? Non amo chi mi manca di rispetto. Con Zlatan è stato un siparietto divertente, io lo insultavo nella mia lingua, lui nella sua, ma è solo roba di campo".
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