Roberto Baggio: "Il rigore col Brasile? Lo porterò sempre con me"
Mancano pochi giorni all'uscita, su Netflix, del documentario "Il Divin Codino", dedicato alla straordinaria carriera di Roberto Baggio. E la leggenda del calcio italiano, ex tra le altre di Fiorentina e Juventus, ha presentato in conferenza stampa il progetto a lui dedicato (in uscita il prossimo 26 maggio), con un focus - e non potrebbe essere altrimenti - su quel maledetto rigore sbagliato contro il Brasile nella finale del Mondiale Usa del 1994.
"Il discorso non andrà mai archiviato, me lo porterò dentro per sempre. Era il sogno della mia vita calcistica e allo stesso tempo un qualcosa che, per come è andata a finire, non posso mettere da parte. Perché a Massaro e Baresi non dicono mai nulla? Diciamo che io ho dato il colpo finale. L’ho vissuta malissimo, perché dopo aver sognato per milioni di notti di realizzare questo sogno, poi non ci sono riuscito. In ogni caso, nella vita non conta il risultato finale, ma l'impegno che hai messo per raggiungerlo. Sapere di aver dato tutto quello che puoi dare per provare a centrare il tuo obiettivo: è questa la cosa importante per me, la filosofia che mi ha sempre accompagnato" si legge sul Corriere dello Sport.
Sul suo trasferimento alla Fiorentina: "Sono arrivato a Firenze nell’85 e per due anni non ho mai giocato per infortunio. La gente però mi ha aspettato e mi voleva bene lo stesso. È un qualcosa che non ho mai dimenticato. Io non dimentico mai niente di quello che mi è successo. Sarò sempre grato a tutti i tifosi che mi hanno voluto bene e hanno fatto tanti gesti bellissimi nei miei confronti". Nel documentario, in particolare, si parla delle sue esperienze con Fiorentina, Nazionale e Brescia: "Sono stati tre capitoli importantissimi della mia vita, però io non voglio dimenticare le altre squadre con le quali ho avuto l’onore e il piacere di giocare. Si è dovuto tagliare una parte importante di quella che è stata la mia carriera".
E ancora: "Una serie su di me non l’avrei mai fatta per scelta mia. Provavo vergogna solo a pensarlo, poi mi sono lasciato trasportare e sono felice del risultato finale. Per me 'Il Divin Codino' è stata una grandissima esperienza. Io e mia moglie abbiamo cercato di dare il massimo del supporto possibile, soprattutto per ciò che concerneva la mia vita. Sono stato diverse volte sul set e sono stato felice di farmi coinvolgere il più possibile. Poi un giorno ho portato il Pallone d'Oro sul set, sono partito una mattina e l'ho portato su una scena. Tutti sono stati felici di vederlo". Poi la chiosa di Baggio: "Quando mi avvicinavo a un risultato importante (sportivo o di vita), l’ultima fase del percorso diventava veramente difficile. È un po’ il mio karma: ogni volta che stavo per raggiungere qualcosa che desideravo, dovevo combattere per ottenerla. Poi con il buddismo ho imparato ad accettare questa cosa. Oggi lo faccio con maggior serenità".
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