Inzaghi elogia Thuram e parla del mancato ritorno di Lukaku all'Inter
Seconda vittoria, secondo clean sheet e secondo 2-0 consecutivo per l'Inter, che lascia l'Unipol Domus con i 3 punti e si riporta in cima alla classifica insieme a Milan, Napoli ed Hellas. Il successo è firmato da Dumfries e Lautaro, ma a convincere è soprattutto la prestazione da grande squadra matura dei nerazzurri. Al termine dell'incontro, Simone Inzaghi non ha nascosto la soddisfazione per l'avvio di stagione della sua squadra; ecco le sue parole a DAZN:
Cosa le ha fatto più piacere stasera?
"Siamo stati molto bravi. Avevo chiesto un approccio importante contro una neopromossa che aveva fatto bene all'esordio e che giocava davanti a questo pubblico. I ragazzi sono stati bravi in questo".
Sull'importanza degli esterni:
"Sono importantissimi, anche se dipende dal sistema. Noi abbiamo le mezze ali che diventano anche mezze punte in certi momenti".
Su Thuram:
"È stato bravissimo perché sin dal primo giorno ha lavorato molto seriamente. Si è inserito velocemente, egge bene il gioco. Mi sarebbe piaciuto se avesse segnato perché se lo sarebbe meritato per quello che ha fatto".
È il miglior Lautaro della tua gestione? Cosa ne pensi del passaggio di Lukaku alla Roma?
"Per quanto riguarda Lukaku, la Roma ha fatto un ottimo acquisto. È un bene per il calcio italiano. Io sono soddisfatto dei giocatori che ho e spero possano darci delle soddisfazioni. Lautaro in questi due anni è andato sempre in crescendo, è sempre più responsabilizzato e si cala alla perfezione nel nostro modo di interpretare il calcio. Deve continuare così e sono certo che lo farà".
Ma il mancato arrivo di Lukaku ti fa innervosire?
"Sono contento per il calcio italiano. Per quanto mi riguarda sono due anni che sono all'Inter e sono contento di allenare questa squadra. Abbiamo grandi responsabilità ma finora abbiamo vinto 3 titoli e fatto cose importantissime".
L'Inter è più forte dell'anno scorso?
"Questo è l'augurio. Sappiamo che abbiamo perso giocatori importanti, abbiamo cambiato 10-11 giocatori. Eppure vediamo un'Inter sempre organizzata e con i suoi principi di gioco: per un allenatore è un buon segnale".