Inzaghi esalta il percorso della sua Inter e si sbilancia sul futuro

Le dichiarazioni dell'allenatore interista Simone Inzaghi in occasione del premio Enzo Bearzot.
FC Internazionale v Cagliari - Serie A TIM
FC Internazionale v Cagliari - Serie A TIM / Emilio Andreoli/GettyImages
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"Italians do it better!", parola dell'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi che - direttamente dal Salone d'Onore del CONI - ha ricevuto il prestigioso premio Enzo Bearzot. Inzaghi ha voluto ringraziare tutte le persone che l'hanno supportato in questi ultimi anni e non solo. Il tecnico dell'Inter - in questa speciale occasione - ha manifestato tutta la serenità del caso rispetto al percorso nerazzurro, con riferimento anche al futuro e a un discorso che a suo dire "non presenterà problemi".

Sul premio ricevuto: "Chiaramente per me è sempre emozionante tornare qui a Roma in una sala magnifica come questa, con una grandissima platea e ricevere un premio così importante è motivo di orgoglio", riporta Calciomercato.com

I ringraziamenti: "Vorrei condividere questo premio con chi mi ha permesso di riceverlo, in primis la mia famiglia. La mia società rappresentata qui da Marotta, tutto il mio staff che mi accompagna da quando ho iniziato ad allenare e poi tutti i miei giocatori che mi hanno permesso di essere qui. Voglio dedicare un pensiero ai ragazzi che sono qui, vedendo le immagini del 1982 mi è tornato in mente quando con mio fratello sognavamo di diventare Paolo Rossi. Abbiamo sempre creduto nel nostro sogno, mio fratello è riuscito anche a vincerlo un Mondiale. Con il sacrificio si può arrivare a tutto".

Sul cammino di quest'anno:"Noi sappiamo quello che abbiamo fatto dal 13 luglio, da quando siamo partiti per questa stagione. Siamo vicini al traguardo che sognavamo, in molti non ci pronosticavano ma sapevo di avere un gruppo solido, una società importante alle spalle e un pubblico meraviglioso. Abbiamo avuto passaggi a vuoto negli anni scorsi, quest’anno meno, ma i tifosi ci sono sempre stati vicini".

Sul futuro: "Io posso dire quello che provo. L'Inter mi ha dato tanto in questi tre anni perché abbiamo fatto un grandissimo percorso, siamo cresciuti insieme e tutta la società ha fatto questo lungo percorso. Abbiamo vinto tanto, speriamo di vincere ancora. Io sto bene, ho una società forte alle spalle, è normale che a fine anno ci siederemo a parlare e non ci saranno problemi a continuare questo percorso".

Sull'eliminazione dalla Champions: "Chiaramente è una domanda giusta. Vorrei solo pensare a tre anni fa con l’Inter che non entrava agli ottavi da 11 anni. Sono tre anni consecutivi che siamo tra le migliori 16 d’Europa, lo scorso anno abbiamo fatto un percorso lungo e magnifico che ci ha portato alla finale di Istanbul. Volevamo ripetere il percorso anche quest’anno, sappiamo però che non si possono ripetere le imprese. Abbiamo giocato con una squadra che in Europa da 12 anni è tra le migliori otto d’Europa, posso solo ringraziare i miei giocatori. Volevamo i quarti, ma abbiamo affrontato un’avversaria come l’Atletico Madrid che si è qualificata".

Sul livello degli allenatori italiani e su uno dei match più belli nel corso della parentesi all'Inter: "Sappiamo tutti quanto i tecnici italiani siano stimati all’estero. Posso dire che abbiamo affrontato il Real Madrid dopo due mesi che ero all’Inter e abbiamo fatto una delle sette-otto partite più belle da quando sono all’Inter. Ce la siamo giocata con il Real, ce la siamo giocata nove mesi fa con il Manchester City e quindi possiamo dire di essercela giocata alla pari con le migliori d’Europa".

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