Inzaghi presenta la finale di Champions e non si sbilancia sulle scelte di formazione

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Anadolu Agency/GettyImages
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Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni nella conferenza stampa pre-finale di Champions League contro il Manchester City allenato da Pep Guardiola. L'allenatore nerazzurro ha parlato della condizione di alcune pedine oltre a soffermarsi sulla preparazione della sfida e sul percorso. Parole anche su Zhang e su come "ingabbiare" Erling Haaland.

Sul tipo di partita che si aspetta: "Sappiamo che partita che dovremo fare. Il City è la squadra più forte al mondo, lo ha dimostrato anche nelle pochissime sconfitte che hanno avuto. Sappiamo però il nostro percorso, siamo orgogliosi di essere qui e faremo di tutto per essere concentrati al massimo, limitando gli errori perché affrontiamo una squadra molto forte", riporta FCInterNews.

Sull'essere sfavoriti che ha unito sempre di più il gruppo: "Domani sarà la 57esima partita per noi. Un percorso lunghissimo in cui abbiamo avuto momenti difficili e siamo cresciuti passando attraverso sconfitte meritate e immeritate. Abbiamo perso a lungo giocatori importanti, ma i ragazzi si sono messi tutti insieme e con un impegno folle siamo arrivati a Istanbul. Nell'ultimo periodo abbiamo avuto poco tempo per pensare a cosa abbiamo fatto perché dovevamo affrontare la finale di Coppa Italia e strappare la qualificazione alla Champions. Siamo concentratissimi per lottare centimetro dopo centimetro contro un avversario veramente forte".

Sul centrocampo che può essere la chiave: "Sarà molto importante ma al di là di quello domani saranno importanti le gambe, la testa e il cuore. Le gambe per fare una corsa in più, la testa per la lucidità perché l'approccio sarà fondamentale e il cuore perché in queste partite ti fa trovare energie che non pensi di avere".

Sulla possibilità di scrivere la storia: "Assolutamente, sarà difficile ma ci proveremo. Insieme è la parola che ci ha portato qui ed è la parola con cui giocheremo la finale".

Sul percorso, i tifosi, e la partita: "Sappiamo cosa rappresenta questa partita per l'Inter e i nostri tifosi che ci hanno aiutato tantissimo in questo percorso europeo. I due derby di semifinale sono l'emblema ma non dimentico Plzen, Barcellona, Porto. Domani quella corsa e quel sacrificio in più lo dobbiamo ai nostri tifosi".

Sull'aver mantenuto una certa tranquillità in gruppo: "Ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri che non cambierei con nessuno. Questo gruppo mi dà grandi gioie e le abbiamo regalate anche ai nostri tifosi. I ragazzi sono sereni, si stanno allenando al meglio. Abbiamo qualche dubbio su qualche giocatore, Mkhitaryan e Correa che sembrano in ripresa".

Su Mkhitaryan: "Oggi c'è l'ultimo allenamento. Ieri lui ha fatto il primo completo dopo 22 giorni. Ci sono buone sensazioni ma deciderò".

Sulle parole di Zhang: "Mi fanno piacere dopo un percorso con trofei e vittorie, ma ci sono stati anche momenti difficli e le sue telefonate mi hanno sempre dato grande forza. Lo stesso vale per il mio staff".

Su come arginare Haaland: "Sappiamo la forza del City e di Haaland. Chiaramente sarà un osservato speciale come tutti i giocatori loro. Abbiamo predisposto qualcosa ma sarà tutta l'Inter che si dovrà difendere e dovrà limitare lui e tutto il City".

Erling Haaland
Erling Haaland / Alex Livesey - Danehouse/GettyImages

Sulla difesa avversaria: "E' una difesa solida che in Champions ha concesso pochissimo. Stanno costruendo in un modo e difendendo in un altro ultimamente, ma sappiamo chi incontreremo domani. Cercheremo di fare la partita che serve in una finale".

Sui calci di rigore: "Li abbiamo sempre provati durante l'anno e lo faremo anche oggi".

Sulle italiane che hanno perso in EL e in UEFA Conference League e sul nostro calcio: "Sarebbe importante per tutto il nostro movimento. Mi spiace per Roma e Fiorentina che purtroppo hanno perso. Indipendentemente da come finirà penso che quest'anno sia stato tagliato un grande traguardo con tre finaliste italiane. E' stato un bellissimo segnale".

Su Brozovic, Mkhitaryan e su chi schierare: "Negli ultimi due mesi ho dovuto fare le scelte, purtroppo nei primi cinque non ho potuto farlo come ora. Per domani valuteremo la condizione di Mkhitaryan che non può essere al 100% ma ieri ha dato buoni riscontri".

Sull'essere specialista nelle coppe e sulla preparazione della finale: "Ho la fortuna di allenare giocatori che sanno giocare queste partite perché non abbiamo calciatori che hanno fatto la finale, ma tanti hanno giocato partite importanti. Abbiamo campioni del mondo e d'Europa. Chiaramente bisognerà essere molto lucidi e bravi, gestire bene i particolari perché fanno la differenza in queste partite".