Inzaghi sulle continue voci di esonero e sulle insidie di Inter-Benfica

Inzaghi
Inzaghi / CHRISTOF STACHE/GettyImages
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L'Inter si prepara a una delle gare più importanti della stagione nel momento forse più negativo della storia recente (in Serie A). Al Giuseppe Meazza arriverà un Benfica primo in campionato, ma sconfitto in casa nel turno d'andata dei Quarti di Finale da Barella e Lukaku. Le parole di Simone Inzaghi, accompagnato da Matteo Darmian, nella conferenza stampa pre-partita in vista della gara di mercoledì 19 aprile, in programma alle ore 21:00.

Sulla partita: "Sappiamo che sarà il secondo tempo di una partita importantissima dove partiamo con un vantaggio, ma conosciamo il valore dell'avversario. Sarà complicato, dobbiamo essere bravi insieme e venirne a capo. Domani sera dopo il Benfica potremmo essere nelle migliori quattro d'Europa".

Su cosa chiede a sé e alla squadra: "Sono grandissimi i tre allenatori che hai citato. Per quanto riguarda noi, sappiamo il percorso nelle coppe internazionali e nazionali e che in campionato non siamo nella situazione che volevamo all'inizio. Adesso però il focus è sul Benfica, sappiamo del vantaggio, ma non sarà da gestire. Bisogna fare la partita nel migliore die modi contro un avversario che come l'Inter è in flessione di risultati, ma non di gioco e proposte. Aveva perso 2 partite in stagione e ora 3 in una settimana, ma ha fatto 3 partite in linea con quello che è il Benfica".

Sul momento: " È quello che si legge dopo una vittoria o sconfitta. Bisogna essere bravi a isolarsi, per quanto riguarda i calciatori noi ne abbiamo diversi in scadenza, ma stanno lavorando bene. Fa parte del nostro mestiere. Dobbiamo essere bravi, forti, con la testa fredda e pensare alla prossima gara".

Su eventuali cambi tattici e differenza Serie A-Champions: "Chiaramente veniamo da sconfitta in casa che ci ha rallentato, ma è già il passato. Siamo focalizzati sul Benfica, sappiamopche squadra incontreremo e l'importanza e la difficoltà della partita. Dovremo Bravi insieme e insieme ai nostri tifosi. Dovremo essere intensi perché il Benfica corre molto e copre bene il campo. Coprire ogni singola parte del campo per renderli meno pericolosi".

Sulla stranezza di un possibile esonero quando sta per entrare nelle prime 4 d'Europa: "Non penso sia strano. Qui all'Inter era la stessa cosa prima del Barcellona, del Porto e ora del Benfica. Ci sono abituato, meglio me che i ragazzi. Queste critiche ci aiutano a lavorare sempre di più. In Serie A percorso insufficiente, non da Inter. Mancano 8 partite, e dovremo essere bravi a isolarci con i nostri tifosi e regalargli una serata importante domani sera per un grandissimo traguardo".

Su esercizi quando viveva momenti negativi da attaccante: "Da attaccante ti posso dire che mi preoccupavo tantissimo quando non mi creavo le situazioni. I miei devono essere sereni, perché si devono preoccupare quando non le hanno. Li sto alternando e le stanno avendo".

Su Calhanoglu e Lukaku: "Ci sono delle idee che però tutte le partite ravvicinate e l'esperienza mi hanno portato a pensare che quello che uno pensa è difficilmente realizzabile. Mancano ancora due giorni e l'allenamento di oggi e domani mi aiuteranno a scegliere al meglio".

Sul possesso palla dell'andata: "Assolutamente, il possesso sarà una fase importante. All'andata abbiamo fatto molto bene in entrambe. Anche le uscite da dietro saranno importanti, come quella di non possesso per la loro qualità. Dovremo essere bravi in entrambe le fasi per una gara positiva".

Sulle dichiarazioni di Noel Gallagher: "Grandissimo cantante, speriamo sia anche fortunato. L'Inter in Finale ci farebbe tutti felici".