Insigne glissa sul Napoli: "Ne parleremo. Alla Lazio? Ciro non mi ha detto nulla"
Prima ancora del mercato in entrata, in casa Napoli, c'è la questione dei rinnovi di contratto. E ce n'è uno in particolare che preoccupa il club e soprattutto i tifosi partenopei: quello di Lorenzo Insigne, in scadenza a giugno 2022, capitano azzurro reduce dalla miglior stagione della sua carriera a livello realizzativo con ben 19 reti messe a segno in campionato. Le ultime voci parlano del rifiuto del calciatore ad un ingaggio ridimensionato e hanno gettato nella preoccupazione i napoletani.
Nel frattempo Insigne è impegnato a Euro 2020 con l'Italia e, in una conferenza stampa fiume, ha parlato anche della sua situazione al Napoli: "Penso solo a giocare l'Europeo, dopo c'è tempo per parlare con la società. Non ho rimpianti - le parole del capitano partenopeo riportate dal Corriere dello Sport -. Quel che ho sempre sognato era giocare col Napoli e indossare la fascia. Si sono avverati i miei due sogni: non sono contento ma stracontento. Io alla Lazio? È uscito che Immobile faceva il direttore qui per portarmi ma non è vero. Non mi ha detto nulla. Siamo amici, andremo in vacanza insieme e non abbiamo parlato di questo".
Parte del merito della grande stagione appena conclusa va anche a Rino Gattuso: "Gattuso? Ci siamo mandati qualche messaggio, mi ha detto che sono successi un po' di casini. Io però sto pensando all'Europeo, lui è in vacanza e non gli faccio certe domande. I giovani stanno vivendo una grande favola, è un bene anche per noi. Ci stanno dando il loro entusiasmo, io sono più grande: è la prima volta che vivo una competizione così da protagonista, ne sono orgoglioso, sto vivendo una favola e sto dando più del 100% per ripagare la fiducia di squadra e mister mettendo in campo le mie qualità per arrivare a un solo obiettivo".
"Con Mancini ho più possibilità"
"Negli anni passati ero più giovane, c'erano altri moduli e mi sono adattato. Ho sempre ringraziato i ct come Prandelli e Conte che mi hanno portato a Mondiale ed Europeo. Col 3-5-2 mi sono messo a disposizione, con Mancini ho chance in più: fa un modulo adatto alle mie caratteristiche ma non solo alle mie, ma a tutti quelli che giocano. La nostra forza è il gruppo. Ci sono giocatori di qualità, avete citato Jorginho ed è giusto si parli di lui. Viene da anni stupendi col Chelsea, è un orgoglio per noi avere un giocatore come lui in squadra. Non sta a me decidere se meriti il Pallone d'Oro, spero sia in lista però: lo merita ed è un grande giocatore, lo chiamiamo il Professore e siamo contenti di averlo".
"La maglia numero 10 è una responsabilità"
"Io ho una grossa responsabilità a indossare la maglia numero 10 ma non voglio mettermi pressione addosso. Cerco sempre di scendere in campo più spensierato possibile: il mister dà tanti consigli a me come agli altri, poi è stato un grande calciatore e può insegnarci tanto. Possiamo mettere in pratica i suoi insegnamenti. Le Notti Magiche? A me piace scherzare col gruppo, mettiamo sempre musica. Io metto musica napoletana, però era una cosa che volevamo fare per i tifosi che non erano allo stadio. Ci tenevamo a farla tutti insieme fuori dall'hotel per far vedere quanto ci teniamo".
"Dietro ho un centrocampo di grande qualità"
"Alle spalle ho un centrocampo che mi rende contento: ce li invidiano in tanti questi giocatori. Barella, Jorginho, Verratti, Locatelli, hanno qualità e intensità. Ci danno una mano importante. Per quanto riguarda il modulo, gli avversari ci conoscono ma facciamo il nostro calcio senza snaturarci. E' stata la nostra forza, li mettiamo in difficoltà, con Immobile e Belotti che ci creano spazi e gli avversari non sanno chi prendere. Il gol? È il sogno di tutti segnare in questi stadi. Sogno di fare una grande partita, anche se non arriva il gol, l'importante è vincere le partite".
"Verratti e Immobile? Amici anche fuori dal campo"
"Il mio gol in amichevole è stato l'ultimo fatto a Wembley. Era un momento particolare per la Nazionale, è sempre bello segnare in questi stadi. Poi per quanto riguarda il ruolo... Io sono più grande, come altri, diamo qualche consiglio ai giovani. Guardiamo anche i ragazzi: sono giovani, hanno qualità, ci danno tanto come diamo a loro. Immobile e Verratti sono due amici in campo e fuori. Quando Ciro ha vinto la Coppa mi sono emozionato, con loro sono cresciuto a Pescara. Un giorno potrò dire che avrò giocato con la Scarpa d'Oro. Marco gioca da dieci anni a Parigi, giocare in queste squadre non è facile".
"Chi mi ha impressionato finora? Schick"
"Non abbiamo affrontato big? Non rispondo: noi giochiamo con chi peschiamo, come nel girone. Facciamo il nostro calcio, prepariamo gara dopo gara. Abbiamo visto qualche gara dell'Austria, corrono, pressano, fanno riaggressione alta appena persa palla. Dobbiamo studiarli ma dobbiamo pensare a quel che dobbiamo fare noi. La prepareremo per fare una grande prestazione. Schick mi ha impressionato, poi c'è Sterling che è forte. Poi ci sono anche altri che non portano la 10 che fanno la differenza. Spero che i più forti li troveremo poù avanti possibile".
"Questa non è la Nazionale del Sud"
"Nazionale del Sud? Non c'è mai stata una cosa così, se hai qualità lo dimostri in campo, non se sei del nord o del sud. Non l'ho mai provato: c'è stato l'esempio di Cannavaro, capitano e Campione del Mondo. Tutti devono sognare la Nazionale. Se hai qualità e la trasmetti, tutti possono aiutarti. Il tiro a giro alla Insigne? I portieri si avviano prima adesso... Sono contento, non voglio che venga definito così. Mi alleno sempre. Cerco sempre di perfezionarlo, spero che arrivino altri gol, anche normali, per far vincere la Nazionale" ha concluso Insigne.
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