Italiano annuncia l'addio alla Fiorentina e spiega i motivi della separazione

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano / Marco Luzzani/GettyImages
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Si chiude con una vittoria l'avventura di Vincenzo Italiano alla guida della Fiorentina. Dopo il 3-2 rifilato a domicilio all'Atalanta nella gara valida per il recupero della 29ª giornata, il tecnico ha infatti annunciato l'addio ai viola nell'intervista concessa ai microfoni di DAZN, durante la quale ha anche fatto il punto sul lavoro svolto negli ultimi tre anni e ha commentato le critiche che sono piovute sul suo conto nonostante le tre finali conquistate.

Vuole salutare il popolo viola?
"Potevamo anche noi oggi arrivare con un giusto premio. Sono stati 3 anni bellissimi, penso di andarmene diverso e migliorato per quello che mi hanno dato società i ragazzi e il popolo viola. Non abbiamo aggiunto un trofeo, ma il percorso è stato grandioso. Mi dispiace per i ragazzi, la gente meritava la gioia che ha avuto Bergamo. Sono stati 3 anni positivi, per i rapporti creati con i ragazzi. Il calcio è strepitoso, mi emoziono perché andare via e lasciare questo legame è un qualcosa di non bello. Si aprono nuove pagine, ma i rapporti creati rimarranno per sempre".

Perché va via?
"Quando si arriva ad un certo livello e non riesci ad andare oltre, l'ambiente chiede uno sforzo maggiore. Io penso di aver dato tutto, è giusto voltare pagina e lasciare spazio a nuove idee che possono dare soddisfazioni a questa gente".

Ha lasciato la consapevolezza della bellezza di momenti da andare a rivivere.
"Sono stati momenti indimenticabili nello spogliatoio, con le parole del capitano e del direttore. Nella vita e nel calcio si aprono nuove pagine. Sono stati 3 anni favolosi: ci siamo posti l'obiettivo di correre forte su tutte le competizioni e ci siamo riusciti. Sia io che i ragazzi siamo cresciuti come conoscenze e di questo ne sono felice".

Si è sentito troppo criticato?
"Chi lavora a Firenze e inizia un percorso con la maglia viola, sa che deve dare tanto e che la gente spinge per ottenere grandi risultati. Dopo 3 anni ho capito che certi attacchi sono dettati dalla passione. Certe critiche mi hanno aiutato, altre le ho accusate ma si riparte e questi sono i risultati. Non abbiamo chiuso con un trofeo, ma Gasperini mi ha detto che il percorso in futuro verrà sempre ricordato".

Cosa farà da domani?
"Vediamo di iniziare a programmare il futuro, come farà il nostro direttore che farà con amore e intelligenza. Devo ponderare bene le scelte, facendo un percorso per migliorare e togliermi grandi soddisfazioni. C'è tempo per scegliere bene".