Joao Pedro: "Cagliari è casa mia. Io uomo mercato? Mi fa piacere"

Emilio Andreoli/Getty Images
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Joao Pedro è diventato il simbolo della Cagliari calcistica. In rossoblù dal lontano 2014, l'attaccante ha saputo conquistare il cuore dei tifosi sardi e regalare numerose gioie in sei anni: “Qui ho vissuto i momenti più belli e brutti, Cagliari è la mia casa. Con la città e la società il rapporto è speciale. Durante la mia lunga squalifica ne ho avuto la riprova. Il mio ruolo in campo è ormai quello di punta. Questa stagione puntiamo a chiudere nel modo migliore. L’anno del centenario lo merita: la piazza lo merita”.

Oltre agli obiettivi di squadra, il brasiliano classe '92 sogna di battere il record stagionale di gol siglato da David Suazo: “Punto soprattutto a dare il massimo in questo finale di stagione. Poi vedremo cosa ci riserverà il prossimo futuro. Nazionale? Ritengo sia un sogno, difficile da realizzare ma nemmeno impossibile. Uomo mercato? È una cosa che mi inorgoglisce, mi fa piacere".

Enrico Locci/Getty Images

Due posti speciali nel Cagliari del passato: "Il più forte era Daniele Conti, la sua qualità faceva la differenza. Ibarbo invece era il più simpatico. Ho legato con molti di loro e credo che resterà sempre un rapporto di amicizia".

Joao Pedro, a conclusione dell'intervista rilasciata ai microfoni de L'Unione Sarda, ha voluto dedicare il proprio pensiero al delicato tema del razzismo: "I recenti fatti di Minneapolis mi hanno turbato. Ho due bambini piccoli, prima o poi dovrò spiegare loro cos’è il razzismo. Spero un giorno non parleremo più di questo argomento, perché si può sconfiggere. Ma solo grazie all’amore verso il prossimo”.


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