John Elkann: "Juve unica, bravo Andrea. Più difficile vincere 10 scudetti di fila che una Champions"

Exor Investor Day
Exor Investor Day / Stefano Guidi/Getty Images
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Intervista alla Gazzetta dello Sport perJohn Elkann, presidente di Exor e Fiat Chrysler, cugino di Andrea Agnelli. Il patron di Exor, finanziaria della Juventus, ha parlato delle vittorie del club bianconero, giunto al 9° Scudetto consecutivo in Serie A (un record che non era mai riuscito a nessuno in Italia e nemmeno nelle top 5 leghe europee).

I successi della Juve?

"La Juve è l’unica squadra dei principali campionati europei a vincere 9 titoli di fila. E questo è un merito straordinario che va riconosciuto ad Andrea Agnelli e a tutta la squadra per quello che hanno fatto in campo e fuori dal campo. In questi anni ci sono stati tre allenatori, tra loro molto diversi, ma la Juventus è riuscita a vincere nonostante l’asticella si sia alzata sempre di più. È stato un campionato complicato dalle conseguenze del Covid-19: l’interruzione, la ripresa… Gli avversari tradizionali e le sorprese di squadre come la Lazio e l’Atalanta che si sono dimostrate avversarie toste e velocissime. Ma la Juve non ha mai perso il controllo ed ha confermato la sua solidità. Alla lunga è uscita la cultura vincente. E quello che è successo negli ultimi 10 anni sotto la guida di Andrea non ha precedenti. Ricordo bene quando la Juve superò il record delle 5 vittorie consecutive che risaliva agli Anni 30, Andrea disse che era più difficile arrivare a 10 scudetti di fila che vincere la Champions. Quando lo disse sembrava qualcosa di assolutamente irraggiungibile, e invece siamo qui a ipotizzare la stella consecutiva. Questo è il merito della mentalità Juve, che significa anche non dare mai niente per scontato. Mai sedersi sugli allori, non mollare e non perdere mai la voglia di vincere".

Juventus v SSC Napoli - Serie A
Juventus v SSC Napoli - Serie A / Gabriele Maltinti/Getty Images

La Champions?

"Abbiamo una partita difficile, in casa con il Lione. Siamo sotto di 1-0 e dobbiamo concentrarci su quella sfida sapendo che mai come quest’anno la Champions è una gara a tappe in accelerata. E le variabili sono anomale. Contro il Lione conterà di più l’abitudine al ritmo e alla fatica della Juve o la freschezza atletica dei francesi che non hanno più giocato in campionato? Influiranno il caldo e le partite secche una dopo l’altra. Ma le grandi squadre sono quelle che sanno adattarsi. E la Juventus è una grande squadra".


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