Jorginho e il rigore fallito: fiducia o cambio di rigorista?
Facciamo finta che ci troviamo a Belfast e che Irlanda del Nord-Italia sia ferma sullo 0-0 quando mancano pochi minuti alla fine. A un certo punto, l'arbitro assegna un rigore per gli Azzurri. Se segniamo, andiamo a Qatar 2022; se sbagliamo, si va agli spareggi. A chi fareste battere un penalty così decisivo?
Fino a qualche giorno fa non avremmo avuto dubbi: Jorginho. Ma il pallone spedito alle stelle dall'italo-brasiliano nello scontro diretto con la Svizzera sembra aver cambiato le cose. Alla vigilia del match decisivo per il cammino di qualificazione della Nazionale al Mondiale, tiene ancora banco la questione rigorista, dividendo chi ripone ancora fiducia nell'italo-brasiliano e chi invece vorrebbe un altro tiratore.
Per tutto Euro 2020, abbiamo assistito a un Jorginho infallibile dagli 11 metri. L'unico errore era arrivato contro l'Inghilterra, ma il successo finale ha insabbiato la cosa. La parata di Pickford non è stata un caso isolato: il centrocampista del Chelsea, ancora forte della nomea di "specialista", si era presentato sul dischetto nel match d'andata contro la Svizzera, lo scorso 5 settembre. Stessa rincorsa, stesso saltello e ancora un errore, con Sommer che blocca la conclusione.
Al termine di quella partita, Jorginho si era mostrato ancora fiducioso e, intervistato dalla stampa, sfoggiò un sorrisetto ironico ammettendo che: "Quando la macchina si inceppa, bisogna cambiare qualcosa". Alla fine, qualcosa nel suo modo di tirare i rigori l'ha cambiato sul serio, togliendo il saltello che serviva a spiazzare il portiere e iniziando per la prima volta a calciare a mezza altezza. Risultato: 3 rigori su 3 segnati col Chelsea (uno in Premier League e due in Champions).
A novembre, l'ex giocatore di Napoli ed Hellas Verona torna in Nazionale, ma sbaglia nuovamente dagli 11 metri. L'errore pesa particolarmente perché se non avesse spedito fuori il pallone, l'Italia sarebbe già con un piede in Qatar. I tifosi si scagliano contro di lui e anche se al termine della partita Roberto Mancini lo difende a spada tratta, nell'ultima conferenza stampa sembra aver rinegoziato le proprie dichiarazioni: "Probabilmente cambieremo tiratore se ci capiterà un altro rigore".
A questo punto è lecito domandarsi chi potrebbe essere allora il prossimo rigorista designato dell'Italia.
Quali le possibili alternative?
"Se Insigne fosse rimasto in campo doveva tirarlo lui? Forse sarebbe stato meglio", così Aurelio De Laurentiis ha proposto il capitano del suo Napoli come prossimo rigorista dell'Italia. E proprio Lorenzo Insigne è uno dei principali candidati per raccogliere l'eredità di Jorginho. Il suo score dagli 11 metri in questa stagione è tutt'altro che impeccabile (3 errori su 7 tentativi), ma il giocatore partenopeo ha sempre mostrato una leadership eccezionale e una tenuta mentale di ferro.
Considerando sempre la leadership, è impossibile non considerare anche Leonardo Bonucci. Il difensore della Juventus non ha battuto molti penalty in carriera (quello tirato alla 6ª giornata contro la Sampdoria è stato il suo primo in Serie A), però non si è mai tirato indietro quando c'era da prendersi tale responsabilità. Il capitano della Nazionale ha infatti calciato un rigore importantissimo ai quarti di Euro 2016 contro la Germania.
L'ultimo nome papabile è quello di Domenico Berardi. Pur non ricoprendo un ruolo chiave all'interno dello spogliatoio azzurro, il giocatore del Sassuolo ha sempre fatto bene quando chiamato in causa. È stato lui infatti a procurarsi gli ultimi due rigori contro la Svizzera sciupati da Jorginho. Berardi è ormai uno specialista dagli 11 metri: con i neroverdi ha infatti realizzato 36 penalty ed è stato anche il primo a calciare nella serie contro l'Inghilterra a Euro 2020.
Alla fine, a scegliere il tiratore in caso di rigore contro l'Irlanda del Nord sarà Roberto Mancini. Tuttavia, speriamo che la nostra qualificazione al Mondiale in Qatar non dipenda esclusivamente da un tiro dagli 11 metri.
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